Coronavirus, il caso di Mario: ''Da 21 giorni aspetto l'esito del tampone''
Un uomo, risultato positivo al coronavirus lo scorso 12 marzo, il 22 dello stesso mese si è sottoposto nuovamente al tampone, ma da quel giorno non ha più saputo nulla: ''Sono trascorse tre settimane e non ho mai avuto l'esito dei test''

Chiuso in casa da oltre un mese in attesa di sapere l'esito del tampone sul Covid 19. Arriva da Napoli la storia di Mario, un uomo risultato positivo al nuovo coronavirus lo scorso 12 marzo e che dal 22 dello stesso mese attende il responso del secondo tampone. Ma ad oggi, questa risposta non è mai arrivata. Mario ha raccontato la sua storia a NapoliToday: "Avevo febbre forte e tosse. Da quel giorno sono stato in quarantena a casa mia. Sono stato seguito telefonicamente da un medico dell'Asl e il 22 marzo sono venuti da me per sottopormi a un primo tampone di controllo. Sono trascorse tre settimane ma io non ho mai avuto i risultati di quel test".
Un'attesa infinita, con Mario che lo scorso 29 marzo si dovuto sottoporre al secondo tampone di controllo che, se avesse dato esito negativo, gli avrebbe consentito di tornare quantomeno a lavoro.
Ma che fine ha fatto il suo tampone? "Invece, il tampone del 22 marzo ha fatto un giro enorme – spiega Mario - Partito dal Cotugno è stato inviato prima al San Paolo e dopo al Nuovo Policlinico, per poi tornare al Cotugno. Sono informazioni che ho saputo da mie conoscenze personali. Pochi giorni fa sono riuscito a parlare con il medico che mi ha seguito e mi ha confermato che il risultato del mio test non è stato ancora consegnato".
"Sono prigioniero in casa mia – conclude - Ora le mie condizioni di salute sono buone, ma senza il riscontro ufficiale dell'Asl devo rimanere in isolamento. Sono avvilito perché non ho la più pallida idea di quando finirà questa storia".