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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Reggio Calabria

Coronavirus, i carabinieri donano 600 uova di Pasqua ai bambini ricoverati

Il bel gesto degli Allievi Carabinieri della Scuola di Reggio Calabria: un modo per donare un sorriso ai più piccoli in un momento così delicato e difficile

Un piccolo dono per regalare un sorriso, in un momento così difficile. Con questo intento gli Allievi Carabinieri della Scuola di Reggio Calabria hanno voluto fare la loro parte, con un gesto ricco di solidarietà, un valore ancor più importante in questo periodo caratterizzato dall'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia del nuovo coronavirus.

Come scrivono in una nota, gli Allievi Carabinieri hanno pensato di donare ai bambini di Reggio Calabria 600 uova di Pasqua: una sola missione, donare un sorriso. Accanto a loro, le tante belle storie della nostra Italia: le famiglie che non si arrendono, quelle più da vicino toccate dal virus, quelle che stanno conoscendo la lotta contro questo male e ai cui bambini abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza; l'Uoc di Pediatria del presidio ''Riuniti'' e tutto il personale sanitario del Grande Ospedale Metropolitano ''Bianchi Melacrino Morelli''di Reggio Calabria, a cui va il grazie di ciascuno di noi per la lotta a volte impari che combattono: nei prossimi giorni potranno porgere un dono ai loro piccoli pazienti, oltre che una carezza e le loro impagabili cure.

E ancora la Caritas, che assiste le persone bisognose, a cui è andato un segno particolare, denso di significato: le ''Uova amiche'' dell'Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma Onlus. Un doppio gesto di solidarietà che ha trovato l'entusiasta condivisione di questa associazione. Ma il nostro grazie va proprio a loro, che dal 1998, sanno cosa significa lottare contro una malattia oscura.

Una iniziativa che si inserisce nell'instancabile lavoro della ''Cabina di Regia'' in Prefettura, che si occupa del monitoraggio dei soggetti risultati positivi al Covid-19 ed affianca l'incessante attività di controllo per evitare la diffusione del virus nella Provincia di Reggio Calabria. Sono azioni costanti e quotidiane di 1500 uomini accanto alla cittadinanza, da sempre, ma ancora di più in questi 40 giorni di emergenza: nessuno è rimasto solo, nessuno è rimasto indietro, tutti hanno trovato nelle 90 caserme dell'arma e nelle 9 centrali operative indicazioni, conforto o anche un gesto di vicinanza.

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