Folla al funerale del sindaco di Saviano: corteo organizzato in spregio ai divieti
Folla, applausi, bandiere tricolori e lacrime per il corteo funebre del sindaco Carmine Sommese, morto per Coronavirus e celebrato così questa mattina a Saviano nonostante i divieti
Follia a Saviano, comune alle porte di Napoli dove si è tenuto un corteo funebre in onore di Carmine Sommese, sindaco di Saviano risultato positivo al coronavirus e morto ieri all'ospedale di Avellino. Nonostante i divieti molte persone hanno seguito il corteo ai lati della strada.
Il prefetto di Napoli Marco Valentini considera "molto grave" quanto accaduto ricordando che "le norme vigenti, da ultimo contenute nel Dpcm del 10 aprile scorso, vietano, tra l'altro, ogni forma di assembramento, sospendono le manifestazioni organizzate di qualsiasi natura, nonché le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri.
Viceversa, come appare dalle immagini e come confermato dalla locale Stazione dell'Arma dei Carabinieri, la commemorazione si è svolta alla presenza di appartenenti alla polizia municipale e di volontari di protezione civile, con la predisposizione di transenne e altri dispositivi per il contenimento delle persone.
Tra i presenti anche il vicesindaco con tanto di fascia tricolore. Il tutto in sfregio ai migliaia di italiani che in queste settimane non hanno potuto celebrare i funerali dei propri cari per non generare, in ottemperanza alle disposizioni vigenti, una situazione di pericolo per la salute pubblica.
Il prefetto di Napoli si è riservato di valutare quanto accaduto alla luce mentre i consiglieri regionali campani del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello hanno annunciato un'interrogazione in Consiglio regionale e un esposto in Procura.
"Le autorità di Saviano non potevano oltraggiare nella maniera peggiore la memoria del sindaco Carmine Sommese - dichiarano - consentendo lo svolgimento di un corteo funebre che ha visto affollarsi in strada centinaia di cittadini, senza alcun rispetto per le misure di distanziamento e in barba a ogni divieto di assembramento. Una folla numerosa scomposta che si è mossa sotto lo sguardo di esponenti di pubblica sicurezza, che hanno assistito senza muovere un dito a una situazione che ha messo a rischio la salute di un'intera comunità. Un insulto alla memoria di un uomo che da medico si è battuto per il rispetto di ogni forma di prevenzione, sacrificato la sua stessa vita per salvaguardare le vite di tanti altri".
La procura di Nola ha aperto una inchiesta: secondo quanto ricostruito i Carabinieri avevano predisposto delle pattuglie per presidiare le vie di accesso al cimitero destinazione del feretro proveniva dall'ospedale di Avellino. Quando il carro funebre è arrivato al paese l'addetto delle pompe funebri ha contattato il comandante della stazione locale per chiedere di essere scortato. All'arrivo nella piazza antistante il Municipio, riscontrando la presenza di circa 200 persone, il comandante ha allertato le altre pattuglie perché convergessero sul posto.
Il carro funebre è partito prima dell'arrivo delle altre auto dei Carabinieri e, dopo il passaggio, la folla si è dispersa autonomamente.