Coronavirus, il lavoro non c’è più e Giorgio torna a fare il calzolaio aprendo la sua bottega
In piena emergenza sanitaria, Giorgio Fratocchi di Paliano (Frosinone) ha deciso con il supporto dei familiari di tornare a fare un lavoro sempre utile come quello del calzolaio
“Impara l’arte e mettila da parte”, si dice. Un vecchio detto popolare che ben si adatta a descrivere la storia di Giorgio Fratocchi, un 50enne di Paliano (Frosinone) che rimasto senza lavoro in piena emergenza sanitaria legata al coronavirus non si è perso d’animo e ha deciso di riprendere in mano quello che era il suo vecchio mestiere, ossia il calzolaio.
Da qualche tempo infatti, scrive FrosinoneToday, Fratocchi è tornato a fare il lavoro che faceva prima di entrare nella fabbrica della ex Videocolor, pressato dalla sua famiglia e anche per versare i contributi che ancora gli mancano per andare in pensione.
Fratocchi è stato aiutato a riprendere questa sua passione dalla figlia, che con le sue conoscenze tecnologiche è riuscita a trovare su internet arnesi moderni per riparare scarpe, borse e altri accessori, una volta raccolti i quali Giorgio ha deciso di aprire la sua bottega, in viale Cavour 17 a Paliano. I servizi sono quelli classici, quelli di cui si ha sempre bisogno: riparazioni di tacchi e suole, tintura e pulizia, adattamento della forma alla scarpa del piede.
Un lavoro che non è mai passato di moda quello di Fratocchi, portato avanti da artigiani depositari di una tradizione fatta di mestiere e passione che oggi più che mai, in fase di post lockdown, servono a aiutare la comunità.