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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Ravenna

Coronavirus, richiedenti asilo donano fondi per l’emergenza: “Dobbiamo e vogliamo dare una mano”

“Nessuno di noi ha la possibilità di vedere i propri genitori e voi italiani, che ci avete accolto a braccia aperte, siete quindi per noi come genitori. Siete la nostra famiglia”, dicono gli ospiti di un centro di accoglienza straordinario a Lugo (Ravenna): insieme hanno raccolto 500 euro

Dieci richiedenti asilo ospitati a Lugo (Ravenna) in un centro di accoglienza straordinario gestito dalla cooperativa Cefal, hanno deciso di dare il proprio contributo alla comunità aiutando chi si trova in difficoltà a causa dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus. Il gruppo ha raccolto e donato 500 euro destinati ai buoni spesa per famiglie in situazioni fragili, aderendo alla raccolta “Mettiamoci il cuore” lanciata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per potenziare il fondo di solidarietà destinato all’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità per cittadini in difficoltà.

“È un gesto che viene dal profondo del cuore – hanno spiegato - Siamo dieci ragazzi giunti alcuni anni fa dall'Africa occidentale. Nessuno di noi ha la possibilità di vedere i propri genitori e voi italiani, che ci avete accolto a braccia aperte, siete quindi per noi come genitori. Siete la nostra famiglia. Oggi il vostro popolo sta vivendo un momento molto difficile a causa del Covid- 19 e noi, che ci sentiamo vostri figli, dobbiamo e vogliamo dare una mano”.

“Dalle parole dei ragazzi che hanno deciso di dare il proprio contributo alla comunità lughese emerge un grande amore verso l’Italia - ha dichiarato il sindaco del comune romagnolo, Davide Ranalli -  È bello vedere come nei momenti di difficoltà tutti vogliano aiutare chi ne ha bisogno. Sono iniziative di questo tipo che dimostrano che siamo una comunità unita. Grazie a questi ragazzi a nome di tutti i lughesi”.

Coronavius, solidarietà e impegno da parte di richiedenti asilo e rifugiati

Ma quello di Lugo non è un caso isolato. Pochi giorni fa un gruppo di richiedenti asilo e rifugiati che risiedono nelle strutture di accoglienza del Consorzio Servizi Sociali dell'Ossola e di altri migranti che, usciti dall'accoglienza e resisi autonomi, risiedono a Domodossola e nei comuni vicini, ha donato 1.345 euro all’Asl Vco per l'ospedale San Biagio. “L'idea - aveva detto all’Ansa il direttore del Consorzio, Mauro Ferrari - è nata spontaneamente da parte di questi ragazzi che da giorni si sono organizzati per raccogliere una somma di denaro da destinare all'ospedale e a tutte le persone bisognose di aiuto durante questo periodo di emergenza”.

Ai primi di aprile poi rifugiati e richiedenti asilo di Taranto hanno realizzato, insieme ai componenti della cooperativa Giovanni Paolo II che si occupa di loro, 120 visiere protettive e le hanno donate a medici, infermiere e operatori sanitari che lavorano nei reparti Covid dell’ospedale Moscati di Taranto. “È stato un modo di ringraziare chi è in trincea contro il coronavirus”, hanno spiegato. 

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