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Sabato, 20 Aprile 2024
Corruzione / Catania

Il primario beccato mentre intasca una tangente per pilotare un appalto

Il medico è finito ai domiciliari. Stessa sorte per il rappresentante legale di una società di prodotti medicali. Hanno confessato. In un video il momento in cui il professionista riceve il denaro

Beccato dalle telecamere nascoste nel suo studio dalla guardia di finanza mentre incassava una bustarella da duemila euro, piccola parte di una somma bel più alta - oltre 23 mila euro - per pilotare una gara d'appalto. E' stato arrestato il primario di Cardiochirurgia del Policlinico universitario Gaspare Rodolico - San Marco di Catania, Carmelo Mignosa. Il medico, finito ai domiciliari, è accusato di corruzione.

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L'inchiesta riguarda una gara bandita dall'ospedale per la fornitura di materiale specialistico di cardiochirurgia per un importo di circa 17 milioni di euro: il primario ricopriva il ruolo di presidente della commissione tecnica. Ai domiciliari anche il rappresentante legale di una società di prodotti medicali con sede nella provincia etnea, Valerio Fabiano. 

I finanzieri hanno documentato un incontro tra Fabiano e Mignosa. "L’imprenditore - si legge in una nota - utilizzando particolari accorgimenti e cautele, ha lasciato una busta, contenente denaro contante, poco dopo riposta dal dirigente sanitario nel proprio zaino". E' quindi scattata la perquisizione, personale e domiciliare. Nella busta c'erano duemila euro, altri 21.400 euro erano nell’appartamento del medico.  I due hanno poi confessato "fornendo ulteriori conferme alle evidenze indiziarie raccolte nel corso delle indagini anche in relazione al coinvolgimento di altri imprenditori". Il gip ha convalidato gli arresti.

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