Cosparso di benzina e dato alle fiamme mentre chiama la fidanzata: c'è un fermo
Potrebbero essere a una svolta le indagini sull'aggressione di Frattamaggiore (Napoli). Nicola Liguori è ancora ricoverato in ospedale con ustioni piuttosto serie
Una persona è stata sottoposta a fermo per la vicenda dell'uomo cosparso di benzina e dato alle fiamme a Frattamaggiore, in provincia di Napoli. L'uomo fermato, 36 anni, è stato lungamente ascoltato ieri dagli investigatori. Il reato ipotizzato è tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione.
L'uomo aggredito, 39 anni, si chiama Nicola Liguori ed è ancora ricoverato in gravi condizioni presso il Policlinico di Bari. Nella notte tra giovedì e venerdì Liguori è stato bruciato vivo da ignoti mentre su una panchina stava effettuando una videochiamata con la fidanzata. Un'ombra che ha fatto scivolare da una bottiglia del liquido per poi accendere il fuoco con un accendino. Sul cellulare della ragazza è apparsa come una fiammata, poi la torcia umana. Lei ha gridato a squarciagola, chiedendo aiuto per il suo fidanzato.
L'uomo ha cercato di spogliarsi, togliersi di dosso gli indumenti infuocati. Poi si è trascinato verso la casa della mamma, dove si trovava il fratello. Poco prima di arrivarvi, qualcuno, richiamato dalle urla, gli ha messo un asciugamano bagnato addosso. Il fratello lo ha caricato in auto per trasportarlo all'ospedale San Giovanni di Dio. Poi il trasferimento, prima al centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli e successivamente al Policlinico di Bari. Le indagini sono affidate alla Squadra mobile di Napoli e coordinate dalla Procura di Napoli Nord in Aversa (Caserta), competente sul territorio di Frattamaggiore.