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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Costa Concordia / Grosseto

Costa Concordia, Onorato: "Non trovo risposta a tre domande"

A un anno dal naufragio, il direttore di Costa Crociere Gianni Onorato: "Perché la nave era là vicino alla riva, perché era là di notte e perché andava a una velocità di 16 nodi?"

"E' stato detto che la nave verrà messa in galleggiamento a settembre per poi essere trainata via. Noi speriamo che il galleggiamento avvenga entro luglio. Lavoriamo perché la rimozione avvenga al più presto". Lo afferma il direttore generale di Costa Crociere, Gianni Onorato, in un'intervista alla Stampa.

"E' passato un anno dalla tragedia della Concordia, ma ancora non trovo risposta a tre domande che da allora mi tormentano fino a togliermi il sonno: perché la nave era là vicino alla riva, perché era là di notte e perché andava a una velocità di 16 nodi", dice Onorato.

L'INCHINO - Quanto all'inchino, "quella sera era prevista una navigazione a 5 miglia dalla costa. Non può passare il concetto che uno ha causato una tragedia per fare le cose che la compagnia gli aveva richiesto". "Senza attendere nuove disposizioni di legge, abbiamo introdotto dieci procedure che migliorano gli attuali standard nazionali", spiega Onorato. Tuttavia "puoi avere tutte le regole che vuoi, ma poi esiste sempre l'imponderabile del fattore umano. Quello che ancora non riusciamo a capire è la contravvenzione totale delle regole della compagnia e del codice della navigazione, per questo abbiamo deciso regole più stringenti per i nostri comandanti".

I PASSEGGERI - "Siamo sorpresi e sconcertati dalle dichiarazioni dell'avvocato Eaves, rilasciate a pochi giorni dalla commemorazione dell'anniversario del tragico incidente di Concordia". Così Costa Crociere commenta le frasi del legale che parlano di "comportamenti negligenti o disattenti" dei passeggeri che "furono concausa, se non l'unica causa, per le presunte lesioni e i danni" avvenuti quando la Concordia affondava.

EMERGENZA NAZIONALE - Ancora un anno di "emergenza nazionale" per la Costa Concordia: la decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri e scongiura la possibilità che dal 31 gennaio le operazioni di rimozione e bonifica restassero in qualche modo "orfane" delle procedure che fino ad ora hanno consentito di condurre i lavori. Una decisione, spiega il governo, "necessaria per garantire la buona riuscita delle operazioni complesse di rimozione e trasferimento della nave".

L'ESTATE DEL GIGLIO - Per il Giglio sarà con molta probabilità un'altra estate con la skyline segnata dalle 112mila tonnellate della nave sdraiata in mare su un fianco, l'Osservatorio che si occupa di monitorare la situazione, annuncia che è in corso uno studio sulle acque interne inglobate dalla nave, circa 230.000 metri cubi, che appesantiscono il relitto che, secondo i piani, dovrà essere rimesso in galleggiamento. Queste acque, inoltre, potrebbero presentare anche contaminazioni da idrocarburi, metalli pesanti e cibi che erano a bordo per le 4.200 persone imbarcate e ora da mesi in decomposizione.

LEGAMBIENTE - La questione ambientale è stata sollevata con un blitz anche da Legambiente, i cui militanti stamani hanno srotolato sull'isola uno striscione col la scritta "Costa Discordia, via subito". Domenica sull'isola ci sarà anche il ministro Corrado Clini, per le celebrazioni e per il ricordo delle 32 vittime, i corpi di due delle quali non ancora recuperate: "Adesso - ha detto il ministro - è necessario mettere la nave in condizioni di sicurezza. Mi auguro che entro la fine di settembre tutto possa essere concluso".

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