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Venerdì, 29 Marzo 2024
NAUFRAGIO CONCORDIA

La Concordia "riaffonda": bloccati i lavori al Giglio

L'osservatorio di monitoraggio non ha concesso l'autorizzazione per i lavori di montaggio dei cassoni che dovrebbero riportare la Costa in linea di galleggiamento. La decisione presa perché non si conosce ancora il porto d'approdo

ROMA - La Concordia non si muove. L'osservatorio di monitoraggio non ha infatti concesso l'autorizzazione per i lavori di montaggio dei cassoni sul lato di dritta della Costa: operazione che permetterebbe alla nave di rimettersi in posizione eretta. L'osservatorio ha motivato lo stop facendo notare che non sono ancora noti né i modi di trasporto né il porto di destinazione finale. 

Nei giorni scorsi al Giglio è arrivato, ed è stato installato, il primo dei diciannove cassoni - Sponson - che dovranno essere montati sul lato di dritta, quello emerso dal mare, per consentire il rigalleggiamento della nave. Oggi, però, l'osservatorio non ha concesso l'autorizzazione all'installazione dei successivi cassoni e questo proprio perché manca la decisione sul porto di destinazione finale. 

Se il relitto dovesse essere portato via con la Vanguard - la meganave olandese che ingloberebbe la Concordia per portarla presumibilmente in un porto estero - dovrebbe necessariamente essere svuotata di tutti i liquidi presenti al suo interno, per consentirgli di avere maggiore stabilità. Il problema, però, è che una volta montati i cassoni, l'operazione di sversamento potrebbe avvenire solo in mare, con evidente problemi di inquinamento ambientale. Altra soluzione sarebbe trainare la Concordia in un porto intermedio per svuotarla dei liquidi e successivamente caricarla sulla Vanguard. 

Al momento una decisione non è stata presa e l'osservatorio vuole vederci chiaro. 

Il recupero della Costa Concordia

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