La 'gufata' sulla Concordia: "Parte domani, solo un meteorite ci può fermare"
Il giorno dell'ultimo viaggio della Costa Concordia doveva essere oggi e, nonostante l'ennesimo rinvio, il commissario Franco Gabrielli assicura (esagerando un po'): "Parte domani, salvo un meteorite"
ROMA - Mentre Francesco Schettino si diverte a Ischia tra un ballo e un cocktail, al Giglio continuano senza sosta i lavori per l'ultimo viaggio verso Genova della Costa Concordia, o di quel che ne resta dopo il naufragio del 13 gennaio 2012. Il grande giorno, dopo il rinvio per maltempo, dovrebbe essere domani. Anzi sarà domani: parola di Nick Sloane. Il relitto partirà "decisamente mercoledì" ha assicurato il numero uno del team di esperti che si stanno occupato della rimozione della nave. "Non c'è nessuna giustificazione per non partire, salvo un meteorite" ha confermato, con un po' di ironia, il commissario Franco Gabrielli.
Regna, insomma, l'ottimismo sul Giglio. Visioni rosee giustificate dall'avanzato stati dei lavori. "Per il tramonto la nave dovrebbe essere pronta" ha tranquillizzato tutti Sloane. La riemersione, ha spiegato Gabrielli, potrebbe continuare per altri tre metri, "ma non stresseranno la struttura fino a questo punto. Credo che il limite contrattuale dei diciassette metri e mezzo sarà raggiunto".
"Non dobbiamo avere fretta, l’importante è far bene" ha rassicurato il ministro all’Ambiente Gianluca Galletti. Che, in fondo, un po' di paura per una storia che sembra infinita che l'ha. Tanto da raccomandare: "Non abbassiamo la guardia, il viaggio è una fase delicata".
Un po' meno ottimista, e un po' più infastidito, Sergio Ortelli, sindaco del Giglio. "La Concordia ci fa penare fino all’ultimo momento, non nascondo una certa irritazione per lo slittamento e il rinvio. Ma ne prendiamo atto e me ne faccio una ragione". E ancora: "Comprendo le difficoltà tecniche - ha spiegato – ma l’apprensione mia e dei cittadini è alta. Specie per la programmazione turistica, per il messaggio di incertezza che, purtroppo, siamo costretti a dare in questi giorni". Poi, in conclusione, un pizzico di ottimismo: "Ho fiducia che tutto si possa concludere nel minor tempo possibile sperando di non dover spostare ancora l’asticella della nostra pazienza, di una pazienza responsabile".
