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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Senatore Pd fa dietrofront sulla Tav: "Costa 7 miliardi? Meglio rinunciare"

Il senatore dem Stefano Esposito - da anni sostenitore dell'Alta velocità - chiede un’audizione in Commissione Trasporti per fare chiarezza sull’aumento della spesa per realizzare la Torino-Lione

ROMA - E' da sempre un sostenitore dell'Alta velocità ferroviaria, ma ora - di fronte al possibile lievitare dei costi della Torino-Lione - ha chiesto un'audizione in Commissione Trasporti al Senato per fare chiarezza sui fondi. Ecco perché il suo dietrofront è destinato a fare clamore. Stefano Esposito, senatore del Partito democratico, vuole vederci chiaro dopo le indiscrezioni di stampa secondo cui il costo dell'opera sarebbe passato da 2,9 a 7 miliardi.

Se la cifra fosse confermata - annuncia Esposito - "non indugerò un solo minuto a presentare una mozione parlamentare per chiedere l’interruzione dei lavori e la rinuncia all’opera". Nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore ha pubblicato documenti di Rfi dai quali risulterebbe che, contrariamente a quanto deciso e discusso fino ad oggi nelle aule parlamentari, il costo della tratta internazionale della Torino-Lione non sarebbe di 2,9 miliardi ma di 7 miliardi.

"Questa novità - spiega Esposito - sarebbe frutto di un accordo di programma tra Ministero dei Trasporti e Rfi, di cui nessuno era a conoscenza, men che meno il Parlamento". Di qui la richiesta di un'audizione urgente dei vertici Rfi, del ministro Lupi e del Ministero dell’Economia. "Pretendo una risposta chiara, credibile e certa sui reali costi della Torino-Lione", afferma il vicepresidente della Commissione Trasporti.

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"Quest’opera è al centro di un aspro dibattito e non intendo accettare che non ci sia totale trasparenza e chiarezza sui costi, non mi accontenterò di spiegazioni tecniciste e burocratiche. Mi auguro di ottenere la conferma che quanto fino ad ora dichiarato e contenuto negli atti legislativi trovi pieno riscontro, nel qual caso chi si è reso responsabile di questi numeri in libertà dovrà pagarne le conseguenze".

In caso contrario, "non indugerò un solo minuto a presentare una mozione parlamentare per chiedere al governo l’immediata interruzione dei lavori - conclude Esposito - e la rinuncia alla realizzazione della tratta italiana del Corridoio Mediterraneo. Infatti se il costo della Torino-Lione fosse di 7 miliardi meglio pagare le penali alla Francia. Basta con il Paese dei furbi e dei burocrati che decidono senza rispettare il Parlamento". 

La notte dei "folletti": passeggiata notturna Notav | Foto da Twitter

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