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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Crollo Genova: "Il ponte era monitorato ogni tre mesi con tecniche specializzate"

Decine di morti. "Non è stata una fatalità" dice il procuratore capo di Genova. Autostrade per l'Italia: "I monitoraggi erano sempre stati rassicuranti". Tria: "Nuovo piano rilancio infrastrutture". Conte: "Avvieremo la procedura per la revoca della concessione"

Si è scavato tutto il giorno a Genova, tra le macerie del Ponte Morandi crollato ieri, nonostante il concreto pericolo di crollo di una parte del pilone autostradale rimasta pericolante, nella zona di via Campi. Almeno 39 i morti accertati. "Non è stata una fatalità, ma un errore umano" a provocare il crollo del ponte a Genova secondo il procuratore capo Francesco Cozzi, al termine di un sopralluogo nella zona del crollo. La procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. "Noi dobbiamo rispondere a una sola domanda: perché è successo?", ha spiegato il magistrato. "Questo è il nostro compito e per trovare una risposta faremo tutto quello che è necessario".

Crollo Genova, commissione d'inchiesta

Sul crollo di ponte Morandi a Genova "verrà istituita una commissione d'inchiesta all'interno del ministero. Verificheremo tutto fino in fondo e non lasceremo nulla al caso". Lo ha detto il sottosegretario alle infrastrutture, Edoardo Rixi, annunciando "verifiche puntuali su tutti i pareri che sono stati dati sull'adeguatezza dei lavori".

Conte: "Commissario ad hoc per la ricostruzione"

 "Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri straordinario. Il premier ha anche annunciato lo Stato di emergenza per 12 mesi "Al di là delle verifiche penali di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta", ha proseguito Conte, "noi non possiamo aspettare i tempi della Giustizia. Il Governo, nell'atto di disporre nuove concessioni, sarà molto più rigoroso nella valutazione delle clausole. Andremo a rivedere i contratti di servizio per rendere più stringenti i vincoli". Inoltre, Conte ha annunciato la volontà di "nominare un commissario ad hoc per la ricostruzione a Genova".

Autostrade: "Sul viadotto verifiche trimestrali"

 ''In relazione alle notizie diffuse dalla stampa sulle attività di prevenzione messe in atto sul viadotto Polcevera, Autostrade per l'Italia precisa che l'infrastruttura era monitorata dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche. Inoltre le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l'efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali''. E' quanto si legge in una nota di Autostrade per l'Italia.

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''Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle attività di verifica svolte dagli autorevoli soggetti esterni -prosegue- hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell'infrastruttura. Questi stessi esiti sono stati utilizzati come base per la progettazione degli interventi di manutenzione sul viadotto approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo le norme di legge e le previsioni della Convenzione''. ''Le strutture tecniche di Autostrade per l'Italia stanno fornendo alle istituzioni competenti tutto il supporto necessario per l'accertamento delle cause del tragico evento e per il ripristino dell'autostrada nei tempi più rapidi possibili. La società rinnova il cordoglio più sentito per le vittime e la profonda vicinanza ai loro familiari'', conclude Autostrade per l'Italia.

Crollo Genova, i nomi delle vittime

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Tria: "Nuovo piano rilancio infrastrutture"

''Di fronte all'immane tragedia di Genova è il momento del cordoglio e dello sforzo di tutti per prestare i primi soccorsi e affrontare l'emergenza della città. Ma non potrà mancare l'esame attento e rigoroso delle cause e delle responsabilità". Lo dice il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Nessuno -prosegue- si dovrà trincerare dietro l'alibi della mancanza di fondi o di vincoli di bilancio. E' l'intero sistema di competenze e responsabilità in tema di investimenti pubblici infrastrutturali che deve essere chiamato in causa e che è alla base del degrado infrastrutturale dell'Italia, dei ritardi e dell'incapacità di spesa".

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"Con questa consapevolezza, si conferma l'assoluta necessità di un grande piano di rilancio degli investimenti pubblici in infrastrutture, a cui il MEF assieme agli altri ministeri sta già lavorando, partendo dallo sblocco degli investimenti e degli interventi di manutenzione che hanno già finanziamenti a disposizione. In ogni caso, come è stato più volte chiarito, gli investimenti pubblici in infrastrutture sono una priorità dell'attuale governo per i quali non ci saranno vincoli di bilancio, come è una priorità il superamento dell'incapacità di spesa e di intervento".

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