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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Roma

Caso Cucchi: "Annullare le assoluzioni dei medici" ma domani scatta la prescrizione

La Procura generale di Cassazione ha chiesto "giustizia" alla Suprema Corte ma il processo è destinato comunque a cadere in prescrizione: i termini di prescrizione del reato scattano domani a 7 anni, 5 mesi e 28 giorni dalla morte di Stefano Cucchi

ROMA - Annullare con rinvio le assoluzioni dei cinque medici dell'ospedale Pertini di Roma accusati di concorso in omicidio colposo in relazione alla morte di Stefano Cucchi, deceduto il 22 ottobre 2009 nella struttura protetta dell'ospedale romano dove era stato ricoverato dopo essere stato arrestato per droga. E' quanto ha chiesto il sostituto procuratore generale Antonio Mura, nel corso della sua requisitoria davanti ai giudici della prima sezione penale della Cassazione.

Secondo il pg Antonio Mura il verdetto dell'appello bis emesso il 18 luglio 2016 su rinvio della Suprema Corte, presenta "molteplici aspetti critici" che avrebbero potuti essere sciolti da "una nuova perizia che però non è stata disposta". "Non ci può essere una resa cognitiva e non è accettabile che un processo si arresti senza aver percorso tutte le strade per l'accertamento della verità, in questo caso per accertare il nesso causale tra la morte di Cucchi e la non somministrazione di adeguate cure".

I 5 medici - il primario Aldo Fierro, i dottori Luigi de Marchis Preite, Stefania Corbi, Flaminia Bruno e Silvia Di Carlo - erano stati condannati in primo grado, mentre nel primo processo d'appello erano stati assolti "perchè il fatto non costituisce reato".

"Sono passati 7 anni, 5 mesi e 28 giorni dalla morte di Stefano Cucchi e siamo alla vigilia della prescrizione" del reato di omicidio colposo contestato ai cinque medici assolti in appello, "molto turbati da questa vicenda: ma il processo si svolge qui ed ora e si tratta di un reato al momento non prescritto e così lo affronto chiedendo l'annullamento delle assoluzioni e salvando gli aspetti risarcitori", afferma  Mura, nella sua requisitoria.

Se la Corte dovesse accogliere il ricorso della Procura generale, come chiesto dal pg Mura, il processo è destinato comunque a cadere in prescrizione: i termini di prescrizione del reato, infatti, scattano domani.

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