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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

"E' pericolosa e rimane in carcere": niente domiciliari per l'assassina di Sarah Scazzi

Sabrina Misseri, condannata all'ergastolo, aveva chiesto di poter scontare la pena agli arresti domicialiari. Ma i giudici di Taranto hanno respinto il ricorso

Sabrina Misseri, condannata all'ergastolo insieme alla madre Cosima Serrano per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, quindicenne strangolata ad Avetrana il 26 Agosto del 2010, è un soggetto pericoloso e visto che potrebbe macchiarsi di nuovo di episodi di violenza, fuggire ed inquinare le prove, rimarrà in carcere. Così hanno stabilito i giudici dell'appello cautelare di Taranto De Tomasi, De Michele ed Incalza, confermando la decisione della corte d'Assise di non concedere gli arresti domiciliari.

Per i magistrati rimangono i rischi di 'reiterazione del reato, fuga e inquinamento delle prove', anche se la difesa della giovane donna aveva sottolineato che l'omicidio di Sarah era stato un fatto isolato e motivato da impulsi intimi e passionali. Ma i giudici credono che il rischio di recidiva sia dettato dalla stessa dinamica del delitto: dopo aver carpito la buona fede della cugina, la Misseri avrebbe agito per futili motivi di gelosia dimostrando una personalità aggressiva, inseguendo la vittima, strangolandola per un periodo non inferiore ai due minuti.

Sabrina avrebbe agito con lucidità ed estrema freddezza, cercando poi di procurarsi un alibi utilizzando il cellulare della vittima. Infine avrebbe poi soppresso il cadavere e calunniato la badante di casa per depistare le indagini.

La presunta depressione che veniva denunciata dagli avvocati difensori non è attesta clinicamente e quindi Sabrina avrebbe agito consciamente. Motivo per cui rimarrà in carcere.

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