E' dimostrato: le cure palliative migliorano la vita

Una ricerca che ha coinvolto oltre 16 ospedali in cinque diverse regioni nel nostro Paese lo ha dimostrato scientificamente: le cure palliative nelle fasi terminali delle malattie migliorano la qualità della vita del paziente rispettando la sua dignità.

Il programma LCP (che prevede l'utilizzo di tutte queste cure) in Italia è stato impiegato nei reparti di Medicina in 16 ospedali del territorio nazionale tra le regioni Piemonte, Lombardia, Toscana, Liguria e Emilia-Romagna. Il progetto di ricerca si è sviluppato in un arco di quattro anni (2009-2012) con finanziamenti dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Maruzza Lefevre di Roma.

Nell'ambito del progetto punto di riferimento è stata la struttura complessa Cure Palliative dell'Asl di Biella, che ha effettivamente sviluppato il programma LCP (Liverpool Care Pathway for the dying patient) negli ospedali del nostro Paese.

Utilizzato in oltre 20 nazioni nel mondo, LCP è stato sviluppato dall'Università di Liverpool già alla fine degli anni novanta.  L’obiettivo del Programma è migliorare le cure alla fine della vita per i malati che muoiono in ospedale, qualunque sia la causa che ne provoca la morte. Lo strumento attraverso cui si raggiunge questo obiettivo è un percorso interno al reparto che migliora le competenze di medici e infermieri nel riconoscere e nell’affrontare appropriatamente i bisogni delle persone alla fine della vita e dei loro familiari.

Dall'analisi effettuata in Italia è emerso che, quando viene applicato correttamente, il programma LCP migliora la qualità delle cure negli ultimi giorni di vita. I risultati ottenuti sono stati pubblicati su Lancet, una delle riviste mediche internazionali più prestigiose e di maggiore impatto scientifico.