ROMA - Dalle riunioni con i grandi del pianeta in look total white, come quella volta al G8 di Toronto in compagnia dell'allora premier Silvio Berlusconi, a una cella a tre letti da condividere con altre due giovani detenute, in tuta e ciabatte. Nel mezzo, l'arresto all'aeroporto di Fiumicino con 24 chili di cocaina purissima nel trolley, dopo un viaggio in Sudamerica.

Tutto è cambiato per Federica Gagliardi, 31 anni, la "dama bianca" con un passato da modella e un sogno, quello di entrare in politica, mai divenuto concreto. "E' un momento difficile, certo, ma affronto con dignità questa mia nuova 'condizione'. Chiedo però di non essere strumentalizzata. Consideratemi una persona normale, sono una detenuta come le altre. Voglio vivere in pace e serenità", confida al deputato Nazzareno Pilozzi di Sel, che ieri è andato a trovarla al primo piano della sezione femminile del carcere di Civitavecchia.

Mentre i magistrati hanno formulato nei suoi confronti l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti - per la quale rischia una condanna pesantissima a dieci anni di carcere - lei continua a professarsi innocente. E, offrendo la sua versione dei fatti, giura di esser stata incastrata.

"Era molto provata, ma serena e dignitosa", racconta il parlamentare che ha visitato il carcere in provincia di Roma e ha incontrato altre venti detenute. "Sapevo che nel penitenziario c'era anche lei e abbiamo scambiato qualche parola. Rispetto alla criticità della situazione delle carceri italiane, la struttura è ben tenuta e rispetta i parametri europei", conclude Pilozzi.

Federica Gagliardi, la "dama bianca" del Cav