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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La storia / Como

Daniela Molinari: la madre naturale ha accettato di sottoporsi al prelievo che potrebbe salvarla

La donna in un primo momento aveva rifiutato di fare il test perché le ricordava un periodo troppo doloroso della sua vita. Il sì è arrivato dopo la mediazione del Tribunale dei Minori di Milano. Ora l'infermiera ha una speranza di trovare una cura con l'immunoterapia

Daniela Molinari torna a sperare. La donna, 47 anni, malata di tumore, ha ricevuto la notizia che la madre biologica, che non ha mai conosciuto, si sottoporrà all'esame con il quale effettuare la mappatura genetica utile per partire con una sperimentazione antitumorale.

Daniela Molinari, l'infermiera malata di cancro che ha chiesto aiuto alla madre biologica

La 47enne aveva rivolto nelle scorse settimane svariati appelli alla madre affinché acconsentisse al prelievo di sangue che potrebbe permettere di trovare una cura per la sua malattia. Ma la donna, che oggi ha più di 70 anni e vive nel Comasco, si era rifiutata di sottoporsi a qualunque indagine. Troppo doloroso per lei ricordare quel periodo della sua vita, e le circostanze - a quanto pare drammatiche - che l'avevano portata quando era giovanissima ad affidare la bimba alle suore di un orfantrofio di Como. 

Quella bambina oggi ha due figli e fa l'infermeria. È cresciuta con l'aiuto e l'educazione di una famiglia adottiva. Fino alla notizia della malattia non aveva mai aveva puntato il dito contro la madre biologica. Ma quando ha scoperto di avere un cancro si è trovata costretta a chiedere il suo aiuto, pur facendo presente di non voler conoscere la madre né di chiederle nulla salvo quel piccolo prelievo.

La lettera appello

Al rifiuto della donna, la 47enne le aveva scritto una lettera, pubblicata sulle pagine di un qutotidiano locale.  "Mi chiedo come tu ti addormenti la sera come fai a vivere sapendo che hai negato senza possibilità di ripensamento la cosa che ti è stata chiesta: un prelievo di sangue in totale anonimato, organizzato secondo le tue regole e la tua volontà, che non andrebbe a cambiare nulla della tua situazione di vita attuale perché nessuno saprebbe, e che a me invece consentirebbe di far crescere la mia bambina che ha solo nove anni e ha il diritto di avere al proprio fianco la sua mamma. Da quando ero bambina ti ho sempre difesa dicendo che ti ero comunque grata perché avevi fatto la scelta di donarmi la vita. Ma ora mi hai spiazzata emotivamente, mi stai togliendo consapevolmente e lucidamente la stessa vita che avevi allora deciso di donarmi. Spero ancora che tu possa ripensare alla tua decisione, il Tribunale è pronto comunque in caso ad aiutarti".  

Alla fine la madre naturale ha ceduto e si sottoporrà al test. Decisiva si è rivelata la mediazione del presidente del Tribunale dei Minori di Milano che ha garantito alla donna il rispetto assoluto dell'anonimato. Daniela può tornare a sperare. 

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