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Venerdì, 19 Aprile 2024
Due omicidi collegati / Massa-Carrara

Daniele Bedini: chi è il fermato per l'omicidio di Nevila e il sospetto su Camilla "testimone scomoda"

Due cadaveri trovati nel giro di due giorni in una terra di confine. Un 32enne in carcere che si dichiara "del tutto estraneo ai fatti". Si indaga per capire se sia attribuibile a lui anche il secondo assassinio di una trans: l'ipotesi della testimone scomoda

I fatti noti al momento sono i seguenti. Due cadaveri trovati nel giro di due giorni, di una prostituta e di una trans, in una terra di confine tra Liguria e Toscana, lontana dal glamour della Versilia. Daniele Bedini, 32 anni, è stato fermato per il primo omicidio, quello di Nevila Pjetri, ma lui si dichiara "del tutto estraneo ai fatti". Si indaga per capire se sia attribuibile a lui anche il secondo assassinio, quello di Carlo Bertolotti, noto come "Camilla".

Gli omicidi di Nevila Pjetri e Carlo Bertolotti

Mettiamo in ordine gli eventi. Il corpo di Nevila Pjetri è stato ritrovato nella notte fra sabato e domenica scorsa a Marinella di Sarzana: l’autopsia ha rivelato che è stata uccisa da due colpi di pistola calibro 22 dopo essere stata brutalmente aggredita. Il secondo cadavere, quello di Carlo Bertolotti, transessuale nota come Camilla, è stata trovata senza vita 48 ore dopo a pochi chilometri di distanza, anche lei finita da un’arma da fuoco. La Fiesta di Bertolotti era stata trovata dai carabinieri, allertati da amici e conoscenti che non vedevano la vittima da un paio di giorni. Non è escluso che sia stata uccisa già tra domenica e sabato oppure tra domenica e lunedì.

Il titolare di una falegnameria molto conosciuta nella zona si era presentato in commissariato a Carrara per denunciare il furto di una pistola calibro 22. All’alba di ieri i carabinieri hanno fermato suo figlio: Daniele Bedini, 32 anni. L'ipotesi è che abbia rubato la pistola al padre e con quell’arma abbia commesso un duplice omicidio. Daniele Bedini ha precedenti per rapina, ricettazione, e droga. Sui documenti risulta artigiano. Bedini non ha ammesso di aver ucciso Nevila, di averle sottratto borsa e cellulare, e poi di averla buttata nel greto del torrente Parmignola, a Marinella di Sarzana. L'arma regolarmente detenuta dal padre non è stata ancora ritrovata e al momento è soltanto compatibile con i proiettili trovati accanto ai cadaveri. Nelle prossime ore è attesa l’udienza di convalida del fermo.

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Anche Carlo Bertolotti, 43 anni, parrucchiere, transessuale nota con il nome di Camilla, è stata uccisa con arma da fuoco, di piccolo calibro. La sua auto era poco distante dal corpo, sono stati trovati due bossoli compatibili e macchie di sangue. I punti di contatto tra primo e secondo omicidio ci sono. Impossibile trarre conclusioni affrettate, ma una delle ipotesi riportate oggi dai quotidiani è che Bedini abbia aggredito Nevila, forse per derubarla, e che Camilla abbia visto qualcosa di troppo e solo per quello sia stata assassinata. Gli inquirenti pensano che Bedini possa aver ucciso una seconda volta, non è chiaro quanto tempo dopo la prima, per eliminare chi lo aveva visto mentre caricava in macchina - probabilmente per rapinarla - la donna.  Sul suo conto, scrivono gli inquirenti "sono stati raccolti numerosi gravi indizi".

Carlo Bertolotti aveva 43 anni. Fino allo scorso anno viveva a Montebello di Ceparana dove, per quattro anni, era stata proprietaria di un noto negozio di parrucchieri. Viveva sola, da tempo aveva perso il padre e la madre. Lo scorso anno si era trasferita ad Albiano Magra dopo che la sua casa era andata misteriosamente a fuoco. Gli abitanti del borgo avevano messo in atto anche una raccolta fondi per aiutarla. Da qualche mese aveva ritrovato lavoro come parrucchiera in un negozio di Spezia, ma continuava a frequentare quelle strade "di confine".

Daniele Bedini: chi è l'uomo fermato

Ma chi è Daniele Bedini? Guidava spesso un Fiorino bianco del padre, e qualcuno ha visto proprio un'auto bianca avvicinarsi a Nevila Pjetri quella notte. Ma su questo elemento non ci sono certezze, perché aveva anche la disponibilità di un'auto grigia del padre. Ora Bedini è stato portato in carcere, bloccato per timore che possa reiterare il reato. A Carrara Daniele Bedini lo conoscono in tanti. Alcuni conoscenti dicono oggi, intervistati dagli inviati di stampa e tv, che era spesso alla ricerca di soldi per la droga o per il gioco. Modi violenti, fisico iper palestrato. Una volta ha sfondato la parete di un bar per cercare di portare via l’incasso. Ludopatico, tossicodipendente, violento. "Era uscito dal tunnel, stava molto meglio" dice il suo legale. Daniele Bedini respinge fermamente ogni accusa, ma il movente potrebbe essere quello delle altre violenze, la ricerca spasmodica di denaro per potersi comprare la coca.

Nel frattempo, "in relazione ai gravi fatti accaduti a Sarzana", per i quali sono in corso indagini da parte dell'autorità giudiziaria, "al fine di rafforzare l'azione di prevenzione sul territorio", il prefetto della Spezia ha convocato per oggi, a Sarzana alle ore 11:30, una seduta straordinaria del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale sono stati invitati tutti i sindaci della Val di Magra. Il duplice omicidio delle strade della prostituzione potrebbe però essere già stato risolto. La denuncia del furto della pistola di proprietà del padre di Daniele Bedini, formalizzata qualche giorno prima degli omicidi dal genitore, è la prima tessera di un domino che potrebbe presto incastrarlo.

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