Arrestato Dario Antonio Usuga, imperatore della droga: "Colpo del secolo al narcotraffico"

“E' il colpo più duro inferto al traffico di droga in questo secolo nel nostro Paese, un successo paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar”. Lo ha detto il presidente della Colombia Ivan Duque, che decide di affidare a Twitter la comunicazione di uno degli arresti più importanti nella storia del crimine. Quello che ha portato le manette ai polsi di Dario Antonio Usuga, capo del clan del Golfo e narcotrafficante catturato a Necocli, nel nord-ovest del Paese, vicino al confine con Panama.

E' stata "la più grande spedizione nella giungla mai realizzata nella storia militare del nostro Paese", ha affermato Duque, con l'aiuto di mezzi e intelligence Usa e britanniche. Sulla testa di Usuga pendeva una taglia fino a cinque milioni di dollari posta dal governo degli Stati Uniti. Usuga era ricercato da sei anni e, negli Stati Uniti, deve rispondere di reati che vanno dall’omicidio plurimo al traffico di droga internazionale e lo dovrebbe fare in almeno 120 processi, con al centro l’esportazione di tonnellate di cocaina verso il Centro America, gli Stati Uniti e l’Europa.

Non è stato semplice arrivare al re del narcos perché l’imponente operazione, che ha visto coinvolti 500 poliziotti, ha portato gli agenti nella giungla insieme a 22 elicotteri in supporto alle forze di terra. Nell’impresa è rimasto ucciso un poliziotto.

"Otoniel" è stato poi trasferito a Bogotà in aereo, dove e' stato condotto a una stazione di polizia sotto una stretta scorta. Incriminato dalla giustizia americana nel 2009, Usuga è al centro di una procedura di estradizione presso il tribunale del distretto meridionale di New York.