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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Daspo di 5 anni a Genny 'a carogna

Niente stadi per Gennaro De Tommaso, il leader della curva del Napoli protagonista della "trattativa" che ha preceduto il fischio d'inizio della finale di Coppa Italia. La rabbia dei tifosi partenopei

ROMA - Niente stadi per aver indossato una maglietta con scritto "Speziale libero", riferimento all’uomo condannato per l’uccisione dell’agente Filippo Raciti. Daspo di cinque anni per il capo ultrà napoletano Gennaro De Tommaso, alias Genny 'a carogna, e denuncia per istigazione a delinquere: ad annunciare la misura per il tifoso del Napoli è stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

La sua "spalla", Massimiliano Mantice (l'uomo arrampicato in tuta nera e cappellino sulle grate dell'Olimpico, accanto a Genny) se l'è "cavata" con tre anni.

La misura, che non gli consentirà di partecipare a tutte le manifestazioni sportive a qualsiasi livello sia agonistico che amichevole, è scattata poche ore prima della partita Napoli-Cagliari al San Paolo. Il divieto - si spiega - vale durante le manifestazioni sportive, da quattro ore prima a due ore dopo, ed è esteso alle zone circostanti agli stadi e a tutte le aree e le vie interessate alla sosta al transito e al trasporto dei tifosi.

LA RABBIA DEI TIFOSI - "In riferimento alle notizie che rileverebbero come possibile che alcuni tifosi possano indossare questa sera, durante la partita Napoli-Cagliari, la maglietta con su scritto 'Speziale libero' o altre scritte di contenuto simile, si precisa che coloro che la indosseranno saranno sanzionati, dopo essere stati individuati, e saranno sottoposti a Daspo", si legge ancora nella nota, dopo le voci sulle 30mila magliette che i tifosi partenopei starebbero preparando per la partita al San Paolo di Napoli.

L'APPELLO DELLA VEDOVA RACITI - La minaccia di un’invasione di t-shirt sullo stile di quella indossata dall’ultrà “Genny ’a carogna” nella notte dei disordini allo stadio Olimpico ha innescato anche la reazione della vedova dell’agente Raciti: "E' una vergogna sentire anche questo", commenta Marisa Grasso. "A questa notizia dovrebbe dare una risposta il presidente del Consiglio. Deve dare una risposta". Quale? "Chiudete, non fate giocare, basta. Uno Stato forte prende delle misure forti - ha ricordato - non è essenziale una partita di calcio, se ne può fare anche a meno".  

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