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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Crisi, casa e sfratti: sempre più famiglie non riescono a pagare l'affitto

Dai dati provvisori pubblicati dal ministero dell'Interno sul primo semestre dell'anno scorso, il 2013 sembra già essere stato un annus horribilis: quasi diciassette mila sfratti eseguiti nei primi sei mesi e più di 35 mila richieste

Se tra 2011 e 2012 i dati del ministero dell'Interno mostravano una lieve diminuzione degli sfratti del 3,3%, il 2013 sembra essere l'annus horribilis per chi è in affitto: solo tra gennaio e giugno le richieste di esecuzione di sfratto in tutta Italia sono state 38,869. In tutto il 2012 erano stati richiesti 121 mila sfratti. Se la tendenza venisse confermata le richieste di sfratto dell'anno passato sarebbero più di 150 mila. E' quanto emerge dai dati provvisori della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno - Ufficio Centrale di Statistica​

Lo stesso vale per gli sfratti eseguiti: nel 2012 in tutta Italia sono stati eseguiti 27.695 sfratti. Nei primi sei mesi del 2013 sarebbero già 16.520. Se il dato venisse confermato in tutto il 2013 gli sfratti eseguiti sarebbero stati più di 33 mila.

La città in cui l'emergenza abitativa sembra essere più acuta è la Capitale: solo a Roma sono stati emessi 4,449 provvedimenti e ben 1,286 gli sfratti eseguiti. Molti di più di quelli eseguiti in tutta la Sicilia o in tutto il Veneto. La regione in cui l'emergenza è più grave è anche quella più popolosa: la Lombardia 'vanta' il primato sia di richieste (7,991) sia di sfratti eseguiti (3,137).

Osservando meglio i dati ministeriali si scopre un altro aspetto di quest'emergenza: in tutta Italia 3,225 sono le richieste di sfratto per finita locazione. Invece ben 34,756 sono per morosità, ovvero per l'impossibilità da parte degli inquilini di pagare l'affitto. Quasi il 90% degli inquilini sotto sfratto non può pagare il canone richiesto. Un problema riconducibile alla crisi, all'aumento della disoccupazione e quindi a una disponibilità economica ridotta da parte delle famiglie. Questa forse l'unica tendenza confermata tra 2012 e 2013.

In realtà nel decreto mille proroghe, su pressione dei movimenti per il diritto all'abitare e di tutte le realtà che sono scese in piazza il 19 Ottobre, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi (confermato nell'esecutivo da Renzi) aveva inserito un 'blocco degli sfratti'. Il problema però è che tale provvedimento non includeva chi viene sfrattato per morosità.

L'Unione degli Inquilini è recentemente riuscita a prolungare quel blocco di sei mesi, ma è la stessa associazione ad ammettere che il provvedimento non fa fronte alle necessità del 'Paese reale': "La morosità rimane ancora fuori dalla sospensione. Occorre passare dal regime delle proroghe a quello della graduazione: ovvero l'apertura di un percorso sociale che consenta il rilascio dell'alloggio solo con il passaggio da casa a casa. Serve una politica sociale della casa" spiega Walter De Cesaris, dell'Unione degli inquilini (nostro "blogger").

Dello stesso parere anche l'Associazione Sindacale di Inquilini e Abitanti (AS.I.A.): “Politiche vere come un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica, l’utilizzo del patrimonio sfitto, pubblico e privato, un blocco generalizzato di tutti gli sfratti, degli aumenti degli affitti e delle dismissioni del patrimonio, pubblico e degli enti previdenziali" dice Angelo Fascetti del sindacato di base.

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