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Sabato, 20 Aprile 2024
OMICIDI / Napoli

Davide Bifolco, l'autopsia: "La traiettoria del colpo è quasi orizzontale"

E' il legale della famiglia, Fabio Anselmo, a fornire i primi particolari dell'esame autoptico: "C'è un foro di entrata anteriore e un foro di uscita posteriore". Ma soprattutto "la linea del proiettile è trasversale"

Davide Bifolco, il 17enne ucciso a Napoli nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, è stato ferito mortalmente da un colpo di pistola esploso frontalmente, cioè al petto, e non di spalle. È quanto racconta ai cronisti il legale della famiglia, avvocato Fabio Anselmo, che ha preso parte alla prima parte dell'autopsia presso l'Istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli.

Il penalista ha spiegato che c'è "un foro di entrata anteriore e un foro di uscita posteriore" sul cadavere del giovane. E che la direzione "dovrebbe essere trasversale". "La linea è - ha proseguito Anselmo parlando con i giornalisti - quasi orizzontale e compatibile con quanto abbiamo appreso dai testimoni". Il legale ha poi aggiunto che la posizione anche dei periti è "concorde".

LA REPLICA DEL LEGALE DEL CARABINIERE: "NOSTRA RICOSTRUZIONE NON SMENTITA"

Il medico legale incaricato dell'autopsia è Massimo Esposito, mentre il perito nominato dalla difesa dei familiari del ragazzo è il professore Vittorio Fineschi che ha assicurato che già "oggi avremo certezze riguardo i fori di entrata e di uscita del proiettile" che ha ucciso Bifolco. Secondo il tecnico sarà di "fondamentale importanza la visione della Tac" che "darà le prime informazioni sulle quali basare l'esame autoptico". Nei vialetti del Secondo Policlinico di Napoli, in attesa della restituzione della salma del ragazzo morto, ci sono diverse persone, molti dei quali coetanei di Davide.

Dallo scorso lunedì sul cadavere sono stati eseguiti, su richiesta dei legali della famiglia, una serie di esami tra cui la Tac e il prelievo sui tessuti circostanti i fori d'ingresso e di uscita della pallottola e sugli indumenti indossati dal minorenne.

E dalla famiglia di Davide è arrivato un invito "ad abbassare i toni". Lo ha rivolto lo stesso avvocato Fabio Anselmo, difensore della famiglia, che si è appellato a "chiunque abbia a cuore la sorte giudiziaria". Anselmo ha poi commentato il gesto del comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, il colonnello Marco Minicucci, che ieri sulla richiesta di alcuni amici e familiari di Davide, riuniti in corteo, gli hanno chiesto di togliersi il cappello d'ordinanza per rispetto al 17enne. Il legale dice di "aver apprezzato il gesto", ma ha sottolineato che "il nostro contraddittorio non è l'Arma e non sono i carabinieri. È un processo su un fatto gravissimo per il quale - ha concluso - devono essere accertate le responsabilità senza fare sconti a nessuno. Vogliamo solo la verità, non ne abbiamo una precostituita".

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