rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Il brutale omicidio / Milano

Davide Fontana: tutte le bugie dopo l'omicidio di Carol Maltesi e il vero movente

L'uomo che ha ucciso Charlotte Angie a Rescaldina ha agito con "indomita ferocia", "bestiale violenza" e "totale mancanza di ogni senso di umana compassione". Emerge il profilo di un bancario "insospettabile" e glaciale, tra tentativi di bruciare il cadavere e recensioni online

E' il ritratto di un killer spietato, che ha agito con "indomita ferocia", "bestiale violenza" e "totale mancanza di ogni senso di umana compassione". Si rimarca poi "l'assenza di qualsiasi scrupolo morale" e la "piena consapevolezza e volontà dei propri atti". Le 19 pagine dell'ordinanza cautelare firmata dalla gip bresciana Angela Corvi per la convalida del fermo di Davide Fontana, il bancario reo confesso dell’omicidio della 26enne Carol Maltesi.

Davide Fontana, i due mesi dall'omicidio di Maltesi alla confessione

L'uomo, 43 anni, ha ammazzato Carol Maltesi "barbaramente", facendola poi a pezzi e mettendo in piedi un'incredibile messinscena durata 70 giorni, dal 10 gennaio al 20 marzo 2022. Mandava regolarmente sms al padre e alla madre malata della ragazza: diceva che lei era felice, in vacanza, sempre impegnata altrove. Nemmeno l'ex compagno, padre del figlio della 26enne, ha dubitato del comportamento di quella che si credeva essere la donna, ormai sparita da diverse settimane.

Fontana, foodblogger, con la passione per la fotografia e i social,  su Instagram nell’autunno 2020 conosce la vittima. Per stare con Carol Fontana lascia la moglie. La storia dura un mesetto, nel marzo 2021, ma il menage - aperto - continua. Lui prende casa nello stesso palazzo di Rescaldina . La accompagna nei night, partecipa a video da postare su Onlyfans. Sembra tollerare altri uomini ("non ero geloso, anche se a me bastava solo lei"). "Pure acconsentendo che Carol, di cui era follemente innamorato, intrattenesse altre relazioni, non poteva assolutamente accettare che se ne andasse lontano abbandonandolo", si legge nell'ordinanza. Lei pensava di lasciare Rescaldina.

Dopo averla uccisa, "per oltre due mesi - ha scritto il gip - l'indagato escogitava, preparava ed attuava una complessa strategia per occultare l'orrendo delitto commesso, fare sparire il corpo e così definitivamente sottrarsi da qualsiasi responsabilità: si procurava gli arnesi per fare a pezzi il cadavere, un congelatore per conservarlo senza destare sospetti, affittava una casa isolata per fare sparire ogni traccia della ragazza, compiva una serie di sopralluoghi funzionali ai suoi scopi, si fingeva Carol al cellulare e compiva ogni possibile azione per simulare la sua esistenza in vita".

Emerge il profilo di un uomo "insospettabile"

Viveva come se nulla fosse, si preoccupava persino di fare la recensione online del b&b di Vararo, nel varesotto, dove aveva portato i sacchi di plastica con i resti di Carol a fine febbraio per tentare di bruciare tutto. Non ci riuscì, le parti anatomiche che aveva conservato in freezer per settimane erano congelate: "Luogo magico immerso nella natura per trascorrere del tempo in totale relax... pieno di dettagli di ottimo gusto per vivere soggiorno di qualità", scriveva Fontana.

Emerge il profilo di un uomo "insospettabile", dal lavoro in banca alla minima celebrità social fino al sito di food "Uomo alla coque". Una vita normale che ha continuato a seguire regolarmente anche dopo l’omicidio: il 14 febbraio Fontana pubblicava sul blog "Storie di Food" una recensione dell’Osteria da zio Ninì. Un luogo, secondo l’articolo di Fontana, "dove poter mangiare abbondanti e ricchissimi piatti a base di pesce" e dove “come antipasti si possono scegliere delle cruditè davvero freschissime e di ottima qualità come i gamberi di Mazzara o gli scampi di Manfredonia, che ovviamente non potevo farmi scappare".

Il movente, secondo quanto emerso, è ormai chiaro: l'ex fidanzata e partner sui set dell'hard amatoriale, gli aveva annunciato che "intendeva lasciare Rescaldina e trasferirsi fra il veronese, dove risiedeva il figlioletto, e Praga". Ma lui, si legge ancora nell'ordinanza, "non poteva accettare di vivere senza la ragazza, che per lui era tutto". Quindi durante l'ultimo rapporto, filmato con il cellulare, "aveva pensato che l'avrebbe persa". La colpiva alla testa col martello, "le toglieva barbaramente la vita, durante un gioco erotico che avevano concordato, approfittando della evidentemente incondizionata fiducia che la giovane riponeva in lui", sottolinea il gip.

Solo intorno al 20 marzo butterà i resti di Carol Maltesi nel burrone a Paline di Borno. Un passante li troverà non molto dopo. Il 28 marzo il killer va dai carabinieri di Rescaldina a suo dire per "togliersi un peso", con l’intento, poi, di suicidarsi. Forse un'altra bugia, l'ultima. "Evidenti" e "macroscopiche" le esigenze cautelari secondo il giudice: avendo mostrato "totale assenza di umana compassione", "c’è l’elevata probabilità che commetta in futuro altri delitti".

Tutte le notizie di oggi

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Davide Fontana: tutte le bugie dopo l'omicidio di Carol Maltesi e il vero movente

Today è in caricamento