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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

De Luca chiude le scuole in Campania anche dopo il 24 novembre

Il governatore in diretta Facebook: "È possibile, forse probabile, che non si riapra quando abbiamo previsto di aprire"

"È possibile, forse probabile, che non si riapra quando abbiamo previsto di aprire": in diretta Facebook il governatore della Campania Vincenzo De Luca annuncia un possibile slittamento della data di riapertura delle scuole dell'infanzia e delle prime classi delle elementari previsto inizialmente per il 24 novembre, come riporta l'agenzia di stampa Dire. "In questo momento abbiamo un'ondata di richieste per non aprire, i genitori sono sinceramente preoccupati. La riapertura per il 24 era una previsione - dice -, ma non apriremo nulla se non avremo sicurezza dal punto di vista epidemiologico".

De Luca chiude le scuole in Campania anche dopo il 24 novembre

De Luca è andato anche all'attacco del governo: "Hanno istituito la zona rossa ma ora, a parte qualche chiusura dei negozi, ma qualcuno in Italia può dire seriamente che abbiamo la zona rossa? Diciamo che abbiamo istituito in Campania non la zona rossa, ma la zona rosé, una zona fiorin fiorello". Poi si è attribuito i meriti dei successi: "Il tasso dei positivi in Campania è sceso al 15%, ma il Governo non c'entra niente, c'entrano le misure che abbiamo preso nelle scorse settimane". E si è arrabbiato per la storia dei Nas:  "Tutti gli sforzi possibili per il massimo di collaborazione e solidarietà con governo nazionale. Se però non vogliamo che siano appelli a tempo perso e restino petizioni di principio si deve parlare chiaro: abbiamo tutti l'intento di cercare unità e collaborazione a condizione che vi siano presupposti senza i quali è tutto impossibile. Il primo è buona educazione e correttezza reciproca, mi riferisco ad alcuni ministri. Un esempio: sono arrivati alcuni ispettori in Campania, una cialtronata propagandistica che serviva, come la zona rossa, a frenare l'ondata di sciacallaggio".

Infine, il governatore ha concluso la diretta con un altro autoelogio:  "Noi in Campania abbiamo fatto il triplo miracolo: il primo è l'uscita dal commissariamento con approvazione del piano ospedaliero che non avevamo, senza non avremmo avuto piano per il personale e non avremmo fatto assunzione. Eravamo ultimi nei Lea, li abbiamo quasi raddoppiati, abbiamo realizzato le reti di emergenza e urgenza. Abbiamo potato la Campania fuori dal commissariamento di uan anno e mezzo". E ancora: "Il secondo miracolo durante la prima epidemia, non era sconato che andasse come è andata e fatto in modo che livello più basso di mortalità Covid nonostante i livelli di densità abitativa. In estate abbiamo uniformato la situazione del nostro Paese, in queste condizioni stiamo facendo il terzo miracolo per salvare la Campania. Abbiamo 17mila dipendenti in meno rispetto al Veneto che ha un milione di abitanti in meno. Abbiamo iniziato con assunzioni ma livello cosi' squilibrato in dotazione personale che quello che abbiamo fatto e' davvero un miracolo".

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