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Giovedì, 18 Aprile 2024
L'omicidio a Cortesano / Trento

In centinaia alla fiaccolata per Deborah Saltori, vittima di un “femminicidio annunciato”

Commozione in piazza a Vigo Meano durante il ricordo della donna di 42 uccisa a Cortesano. In un giorno raccolti su GoFundMe oltre 60mila euro per i suoi quattro figli rimasti orfani

Centinaia di persone si sono date appuntamento in piazza ieri a Vigo Meano per una fiaccolata in ricordo di Deborah Saltori, la donna di 42 anni uccisa dall’ex marito a Cortesano, in provincia di Trento. Un “femminicidio annunciato”, l’ennesimo in questo 2021 iniziato con un bollettino quasi quotidiano di donne uccise in quanto donne, con dettagli sempre più inquietanti.

Lorenzo Cattoni infatti si trovava agli arresti domiciliari per ripetuti e gravi episodi di violenza domestica e nonostante ciò aveva ottenuto un permesso lavorativo, addirittura rinnovato con estensione di orario, per coltivare un terreno a Cortesano, poco lontano dal paese dove Deborah era rimasta a vivere con i figli, in attesa della separazione. Secondo gli inquirenti, Cattoni avrebbe attirato l’ex moglie con una scusa - un assegno per il figlio - nel podere di campagna dove lui lavorava e lì l’avrebbe uccisa.

L'omicidio di Deborah Saltori a Cortesano

La Procura prosegue nelle indagini sull’omicidio di Deborah Saltori, uccisa con diversi colpi di accetta alla testa, al corpo e al collo. In attesa dei riscontri dall’autopsia, secondo TrentoToday, la Procura ipotizza due aggravanti: “crudeltà verso le persone” e la premeditazione, già emersa dei giorni scorsi. 

Cattoni ha poi tentato di togliersi la vita, procurandosi lesioni gravi con la stessa accetta usata per colpire l’ex moglie; l’uomo si trova ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento, ma non sarebbe più in pericolo di vita. 

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Un momento della fiaccolata a Vigo Meano per Deborah Saltori (foto su GoFundMe)

La raccolta fondi per i 4 figli di Deborah Saltori, vittima di femminicidio

Deborah Saltori era mamma di quattro figli, tre ragazzi adolescenti e un bimbo più piccolo avuto da Cattoni. Per loro è stata lanciata una raccolta fondi da parte della comunità di Meano, la frazione dove la donna abitava.

L’appello è partito da Nicola Merci, che ha creato su GoFundMe una raccolta fondi condivisa anche dalle associazioni, la Circoscrizione di Meano, e il Sindaco di Trento per aiutare i quattro figli di Deborah. In un solo giorno sono stati raccolti oltre 60mila euro e la campagna è stata condivisa oltre 2.700 volte sui social media, con 1.200 donatori che hanno permesso di raggiungere in così poco tempo questo risultato.

“Crediamo che lo sgomento, la rabbia e la commozione che seguono i femminicidi - scrive Nicola Merci - debbano trasformarsi in iniziative concrete a favore delle vittime, anche di quelle ‘secondarie’ e spesso dimenticate come lo sono i figli, privati in un sol colpo di entrambe le figure genitoriali. La Comunità di Meano si è attivata per un gesto concreto di vicinanza alla famiglia di Deborah. I fondi saranno gestiti dal gruppo Alpini Vigo Cortesano, tutte le donazioni potranno essere utilizzate solo ed esclusivamente per il benessere dei figli di Deborah”. 

La raccolta fondi su GoFundMe per aiutare i figli di Deborah: come donare

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