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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Nuove norme anti Ong

La nuova stretta del governo sui migranti

Sarà il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell'accoglimento del migrante. Inoltre dopo ogni salvataggio le ong dovranno rientrare in porto

I soccorritori impegnati nel salvataggio dei migranti in mare dovranno chiedere immediatamente ai soggetti che sono stati messi in salvo la manifestazione di interesse sull'eventuale domanda di protezione internazionale affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell'accoglimento del migrante dopo lo sbarco. Questo il principale punto del nuovo codice di condotta per le ong che sarà contenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane. Inoltre nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi immediatamente dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi.

"La norma è pronta, spero che entro fine anno il decreto sul codice per le ong possa essere pronto" spiega sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni. "Con questo decreto verranno penalizzate quelle ong che non rispetteranno norme comportamentali che verranno inserite nel provvedimento. Bisogna definitivamente distinguere tra le missioni di salvataggio e le attività di ricerca sistematica. Si tratta di una serie di regole comportamentali che si desumono da convenzioni internazionali e prevedono l'obbligo del coordinamento di salvataggi non autonomi e sistematici: non si possono tenere i migranti in mare per settimane. Chi viola le norme incorrerà prima in sanzioni amministrative, poi se reitera anche in fermi amministrativi, fino alle confische delle navi da parte dei prefetti".

Intanto le autorità italiane hanno autorizzato lo sbarco di 63 migranti a bordo della nave Life Support di Emergency nel porto di Livorno. La nave ha concluso questa mattina all'alba intorno alle cinque il suo primo salvataggio in mare di 70 naufraghi soccorsi in zona sar Libica. Alle 8:48 di stamattina - spiega Emergency - la Life Support ha chiesto un porto sicuro dove far sbarcare i superstiti e in seguito il centro nazionale di coordinamento marittimo di salvataggio ha assegnato Livorno. Tra i superstiti ci sono 5 donne di cui una incinta al settimo mese, 2 bambini al di sotto dei 2 anni di età e 24 minori non accompagnati a partire dai 13 anni. Provengono da Somalia, Egitto, Costa D'avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali. Una unità della Guardia costiera libica - riferisce la ong - era presente durante le operazioni di soccorso e ha recuperato e distrutto successivamente l'imbarcazione ormai vuota.

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