Terra dei Fuochi, arriva il decreto: "Grazie ai cittadini"
Aggravanti per illeciti ambientali, mappatura delle aree contaminate e procedure per le bonifiche accellerate. E il ministro dell'ambiente ringrazia cittadini e comitati
Aree 'no food' dove non sarà possibile né coltivare né produrre e aggravanti per i reati ambientali, finora puniti con contravvenzioni per le imprese. Ecco le novità del decreto per la Terra dei fuochi: un modo per "offrire alle forze dell'ordine e alla magistratura gli strumenti più efficaci di contrasto e repressione - afferma il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando. L'elemento che caratterizza il provvedimento è "la ricerca di una fotografia certa della situazione" ovvero una "classificazione dei suoli coltivabili" in modo da offrire "parametri e procedure per individuare ciò che è stato contaminato e non va più usato per l'attività agricola" conclude il ministro. Il provvedimento vuole anche riuscire ad accellerare le procedure per avviare e realizzare le bonifiche necessarie.
Il ministro dell'ambiente, che ha presentato il decreto in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha anche ringraziato tutti quei cittadini che hanno "tenuto alta l'attenzione" sulla situazione di questi territori e definendo le mobilitazioni dei comitati di queste zone "importantissime": "Non solo c'è una grave crisi ambientale ma c'è stata anche un'interruzione del circuito democratico" ha concluso Orlando.
"In tempi brevissimi potremo monitorare e individuare le zone colpite dal disastro ambientale - ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Nunzia De Girolamo - Sarà fatta una lista di campi 'food' e campi 'no food'. L'indagine sarà svolta con accesso diretto ai terreni con il supporto dei corpi di polizia: qualora non fosse consentito l'accesso da parte dei proprietari dei terreni che verranno controllati, quei terreni saranno automaticamente inseriti nella lista nei terreni no food, salvo poi ripristinare la situazione se saranno messe a disposizione le aree per i controlli dovuti. Questo consentirà alla regione Campania di evitare le speculazioni" ha concluso.
Secondo il presidente del Consiglio Enrico Letta il nuovo decreto rappresenta un passaggio molto importante: "Non era mai accaduto che le istituzioni nazionali, il governo, lo Stato nel suo complesso, affrontassero l'emergenza della Terra dei fuochi con un intervento coordinato fra i ministeri e la Regione Campania". Alla riunione del governo ha partecipato anche il governatore campano Stefano Caldoro, il primo a diffondere, tramite twitter, la notizia dell'ok del governo alle richieste partite dalla regione. L'emergenza "viene affrontata da tutti i punti di vista, ambientale, sanitario, del territorio, dal punto di del vista rilancio economico del territorio e delle produzioni di quel territorio, ma naturalmente il punto principale - conclude Letta - è la tutela della salute".
Soddisfatti anche la Confederazione italiana degli agricoltori (CIA): "un notevole passo avanti per cominciare ad affrontare con adeguati strumenti normativi l'emergenza ambientale, ma anche economica, che sta vivendo la Campania". Più critica invece la confederazione dei produttori agricoli (Copagri) che ha sottolineato le difficoltà che s'incontreranno per dare una nuova immagine della Campania e delle sue produzioni agricole: "Dovrà essere fondata sulla sicurezza ambientale, sanitaria e alimentare, affinché il territorio campano e le sue eccellenze produttive recuperino fiducia in Italia ed all'estero e acquisiscano nuovo sviluppo. Sarà importante tutelare tutta quella parte di territorio sicuro, e sostenere economicamente le tante aziende agricole che già stanno pesantemente pagando l'effetto Terra dei fuochi". Ora, conclude la Copagri, "attendiamo gli atti concreti, per i quali si rende necessario uno stretto coordinamento tra le autorità coinvolte e che dovranno essere accompagnati da un'informazione al servizio della rinascita della Campania e per il sostegno dei prodotti agroalimentari sicuri e di qualità".