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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bergamo

Delitto di Gorlago, parla l'amante killer: "Vorrei essere morta io, non doveva andare così"

E' in carcere a Verziano, Brescia, Chiara Alessandri, la donna accusata dell'omicidio di Stefania Crotti: "La prima persona con cui vorrei parlare è mia madre, per sapere cosa sanno e cosa non sanno i bimbi della mia situazione"

"Vorrei essere morta io, vorrei svegliarmi come in un film e tornare indietro di una settimana". Lo dice Chiara Alessandri, la donna accusata dell'omicidio di Stefania Crotti, uccisa a Gorlago nella Bergamasca e poi abbandonata a Erbusco nel Bresciano, dove il corpo è stato trovato carbonizzato. "Non doveva andare così", dice dalla casa circondariale di Verziano, a Brescia, secondo quanto riportato da Quotidiano Nazionale. "Vorrei sparire, temo di non tornare più a casa".

Chiara Alessandri continua a negare di averne bruciato il corpo. Il suo pensiero dal carcere, da cui pensa di non uscire mai più, va ai suoi tre figli: "La prima persona con cui vorrei parlare è mia madre, per sapere cosa sanno e cosa non sanno i bimbi della mia situazione. Se mi focalizzo sulle cose concrete, sulla vita quotidiana dei miei figli, su quello che devo fare, mi sento ancora io. Appena non penso più alle cose concrete, sono una persona senza identità e divento quella che viene raccontata", aggiunge in lacrime. "Ho pensato a Stefania e vorrei essere al suo posto e che lei non fosse nel mio".

Omicidio Gorlago, ci sono ancora molti dubbi

Non si trova la borsa di Stefania Crotti, quella che aveva il giorno che è stata uccisa da Chiara Alessandri. Secondo gli investigatori è un particolare importante. Il cellulare Huawei di Stefania l’ha fatto ritrovare la stessa Alessandri, indicando ai carabinieri il punto preciso del greto del fiume Cherio, a Gorlago, dove l’aveva gettato. Ma non ha voluto dire dove sia la borsa. L'avrebbe lasciata accanto al corpo senza vita, scaricato dall’auto in una vietta sopra Erbusco, dietro una azienda vinicola. Ma lì non è stata ritrovata. Secondo l'Eco di Bergamo il dettaglio della borsa scomparsa si inserisce nel filone di accertamenti che hanno riguardato l’eventualità che la Alessandri possa aver avuto un complice. Chiara Alessandri nega di aver avuto un complice, ma nega anche di aver dato fuoco al corpo di Stefania.

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Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia Tiziana Gueli, che ha firmato l’ordinanza di convalida del fermo della 44enne di Gorlago, sostiene che Chiara Alessandri deve rimanere in carcere perchè ha dimostrato di essere una persona pericolosa e che potrebbe usare ancora violenza. Il gip sostiene che Alessandri avrebbe mostrato di avere una mente lucida per pianificare un delitto. Ha dimostrato di non provare alcun dolore per la morte causata. Potrebbe anche scappare o occultare elementi utili alle indagini.

Stefania Crotti, ipotesi sconvolgente sull'omicidio: forse è stata bruciata viva

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