Delitto Pordenone, spunta una relazione pericolosa di Trifone
Secondo il settimanale Giallo, il vero l'obiettivo del killer sarebbe stato il 28enne e non la fidanzata. Il movente: una relazione con la donna di un uomo "pericoloso"
Nuove rivelazioni sul delitto di Trifone Ragone e della sua fidanzata Teresa Costanza, freddati a colpi di pistola lo scorso 17 marzo nel parcheggio di una palestra a Pordenone.
Secondo il settimanale Giallo, il vero l'obiettivo del killer (che ha lasciato una traccia di Dna nell'auto dei due) sarebbe stato Trifone e non la fidanzata. Il movente: una relazione con la donna di un uomo "pericoloso". Per questo il giovane sarebbe stato "punito".
La pista passionale è battuta anche dagli inquirenti, che nei giorni scorsi hanno ascoltato un pregiudicato russo che frequentava la stessa palestra di Trifone e conosceva la vittima. L'uomo, a quanto si legge negli atti giudiziari, sarebbe un "picchiatore su commissione". L'ipotesi è che possa essere stato assoldato da qualcuno per vendicarsi di Trifone e della sua presunta relazione pericolosa.