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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mafia

Dell'Utri condannato, ma niente carcere

Dopo la conferma della condanna di 7 anni la Corte d'appello di Palermo ha respinto la richiesta d'arresto avanzata dal pg Patronaggio: non ci sarebbe il "pericolo di fuga" da parte dell'imputato

PALERMO. La Corte d'Appello ha detto no alla richiesta d'arresto avanzata dal pg Luigi Patronaggio nei confronti dell'ex senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. Ieri sera la Corte, presieduta dal giudice Raimondo Lo Forti, ha condannato il manager di Publitalia '80 a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Per il procuratore generale, che si è detto soddisfatto della sentenza, ci sarebbe stato il "pericolo di fuga" da parte dell'imputato. Pericolo evidentemente non riscontrato dalla Corte.

IL PG: "PREPARAVA FUGA IN NICARAGUA"

L'ex senatore Pdl si è detto "deluso" dopo la condanna ma anche convinto che "questo romanzo criminale che i giudici hanno voluto scrivere sulla mia vita e che evidentemente continua a fare audience non poteva finire qui. E allora aspettiamo le prossime puntate". In un'intervista a Repubblica dell'Utri ha spiegato che "se dovesse arrivare la prescrizione farei come Andreotti: direi che è meglio di niente. E' una possibilità, staremo a vedere. Spero nella Cassazione. La vita va avanti".

Poi c'è l'altro processo, quello sulla trattativa Stato-mafia, "un'altra farsa con la quale vogliono ritirarmi dentro alla questione delle stragi. Sopporteremo anche questo".

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