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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il giallo di Mazara del Vallo

Denise Pipitone e la bambina ripresa a Milano, la guardia giurata: "Ho riconosciuto la donna che era con lei"

Felice Grieco ha raccontato di aver ricevuto un link di un articolo contenente le foto segnaletiche di alcune persone. Tra queste ci sarebbe anche la signora che nel filmato girato nel 2004 era con Danàs, la bambina somigliante alla piccola scomparsa

Il 18 ottobre 2004, poco più di un mese dopo la scomparsa di Denise Pipitone da Mazara del Vallo, la guardia giurata Felice Grieco vide a Milano, davanti ad una banca, una bimba "somigliante a Denise Pipitone in compagnia di un gruppo di rom" e chiamò la polizia. Di quella bambina, e delle persone che erano con lei, non si seppe più nulla. Ma a 17 anni di distanza l'uomo ora sostiene di aver riconosciuto la donna che era in compagnia della bambina e che chiamava la piccola Danàs. La testimonianza di Grieco è andata in onda nel corso dell'ultima puntata di "Quarto Grado", la trasmissione condotta dal giornalista Gianluigi Nuzzi. Grieco ha spiegato di essere andato dai carabinieri a formalizzare la denuncia perché è sicuro di quello ha visto.

Il racconto della guardia giurata: "Ho riconosciuto la donna che era con Danàs"

Com'è possibile che quella donna sia saltata fuori 17 anni dopo? La guardia giurata ha raccontato di aver ricevuto qualche giorno fa "una segnalazione da una signora che vuole rimanere anonima" che "mi ha inviato un link di un articolo". "C'erano delle foto - ha detto Grieco - e io tra queste persone ho riconosciuto la donna di Milano, quella che accompagnava la piccola Danàs a Milano. È inconfondibile, fa parte del mio lavoro ricordare le facce". Si tratterebbe in di una foto segnaletica, circostanza che dovrebbe aiutare le forze dell'ordine ad individuare l'identità della donna. Ma è possibile riconoscere una persona dopo così tanto tempo? Grieco sembra sicuro di ciò che dice. "Ho subito segnalato a chi di dovere e ho formalizzato il riconoscimento sperando di riuscire a risalire alla donna che compare nel video". Insomma, sul caso di Denise Pipitone potrebbero esserci nuovi sviluppi anche se, ovviamente, si tratta di una segnalazione ancora da verificare. 

Il caso di Denise Pipitone e la bimba ripresa a Milano

Che cosa accadde quella mattina? "Purtroppo sono 17 anni che io vivo con il rimorso di non aver agito d'impulso, anche se sarei andato nell'errore. Quel giorno non me la sentii" aveva raccontato in passato Felice Grieco. 

"Quella mattina verso le 12 il direttore della banca mi invitò ad allontanare un ragazzino che disturbava. Appena girato l'angolo mi trovai davanti un'altra bambina che colpì subito la mia attenzione, assomigliava molto a Denise Pipitone". Era il 18 ottobre 2004: Denise Pipitone era scomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, poco più di un mese prima, il 1 settembre.

"Per me era proprio lei. Chiamai prima mia moglie, subito dopo la polizia - aveva ricordato Grieco - chiesi di poter intervenire con una scusa, ma mi fu detto di aspettare il loro intervento. Feci anche il famoso video, mi dissi che almeno così avevano una faccia da riconoscere, da controllare. Per trattenere il gruppo di rom chiesi alla bimba se volesse mangiare qualcosa, mi rispose: una pizza. La polizia arrivò molto tardi, quella mattina ci fu un omicidio al Niguarda. Il gruppo con la bambina si allontanò. La bambina parlava perfettamente italiano". 

Il caso del controsoffito nell'ex casa di Anna Corona

L'inviata di "Quarto Grado" è stata anche nell'ex casa di Anna Corona, l'ex moglie di Piero Pulizzi, il padre naturale di Denise Pipitone, e madre di Jessica, la sorellastra di Denise finita sotto processo per il presunto sequestro della bambina ma che poi è stata assolta in tutti i gradi di giudizio. Insieme con il legale dei proprietari della palazzina, la corrispondente ha passato al setaccio l'abitazione scoprendo una stanza in cui c'è un controsoffitto in legno di altezza variabile tra i 2,08 metri e 2,38 metri. Al catasto l'altezza del soffitto risulta essere però di oltre 4 metri. Il controsoffitto tuttavia non presenta botole (non è possibile accedervi neppure dal tetto) e se colpito con un bastone risuona vuoto. Un altro elemento su cui si dovrà far chiarezza.  
 

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