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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

La nuova tessera sanitaria di Denise Pipitone: "Lei c'è, fino a prova contraria"

Piera Maggio mostra la tessera sanitaria della figlia, scomparsa a 4 anni l'1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo: è stata recapitata come atto dovuto

"Da una parte tanta amarezza, dall'altra lo Stato italiano ci fa sentire la presenza di nostra figlia... perlomeno con il codice fiscale che era in scadenza". Sono le parole di Piera Maggio, che in un post su Facebook mostra la nuova tessera sanitaria della figlia Denise Pipitone, scomparsa all'età di 4 anni l'1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo.

La tessera è stata recapitata a casa Maggio-Pulizzi come atto dovuto, una semplice prassi della burocrazia italiana, ma per la donna assume un significato particolare. "Denise c'è, fino a prova contraria", aggiunge Piera Maggio, che alla scomparsa della figlia non si è mai rassegnata e lotta per cercare la verità sui fatti di quel giorno di fine estate di ormai 19 anni fa.

"Spero in un 2023 pieno di tanti propositi positivi e proficui, spero in una risoluzione del nostro caso, spero di poter riabbracciare mia figlia - ha scritto Piera Maggio in un altro post a Capodanno - Spero in un mondo migliore con meno cattiveria. Spero ad un'attenta riflessione e un sincero pentimento di coloro che il male ce l'hanno dentro e lo riversano verso gli altri. Spero, perché la speranza è qualcosa che nessuno potrà mai togliermi e allora, 'Spero finché respiro...'", conclude la madre di Denise.

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La scomparsa di Denise Pipitone

Non si è mai venuti a capo del giallo. La mattina del 1º settembre 2004, Denise Pipitone, nata il 26 ottobre 2000 dalla relazione tra Piera Maggio e Pietro Pulizzi (ma risultante all'anagrafe come figlia legittima di Tony Pipitone, all'epoca regolarmente sposato con Piera Maggio e all'oscuro di non essere il vero padre della piccola) scomparve da Mazara del Vallo, dove abitava. Inghiottita dal buio davanti a casa. Fu vista l'ultima volta dalla zia Giacoma, sorella di Piera Maggio, alle 11:45, sul marciapiede in strada, dove era rimasta da sola dopo che lei aveva richiamato in casa per il pranzo il figlietto che la stava accudendo.

Al momento della sparizione Piera Maggio stava frequentando un corso di informatica e seppe della scomparsa alle 12:30 circa. La notizia venne trasmessa attraverso i media alle ore 14:00 dello stesso giorno tramite un telegiornale locale. L'ipotesi investigativa sviluppatasi attraverso gli anni indica come causa della sparizione il rapimento, gestito tramite un passaggio di staffetta tra diversi soggetti tuttora anonimi, sia il giorno stesso, sia successivamente, che aveva come obiettivo quello di far perdere le tracce della bambina.

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