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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Venezia

Mestre, denuncia i ladri e ora vive un incubo: "Mi minacciano di morte"

L'incubo dell'albergatore è cominciato dopo la denuncia: i ladri a piede libero hanno più volte minacciato di vendicarsi. Da quel giorno l'uomo vive nel terrore

VENEZIA - Fa il suo dovere. Fa anche più di quanto gli sarebbe stato richiesto, dimostrando coraggio e senso civico. Ora, però, vive nella paura. Costretto a convivere con quel lavoro che in sé non avrebbe nulla di male, se non fosse che si sente sotto tiro delle stesse persone che ha contribuito a denunciare. È la storia di N.V., un 32enne che lavora in un albergo di Mestre, finito nel mirino di un gruppo di delinquenti dedito a piccoli furti.

"Ormai l'albergo è ostaggio di sbandati e di drogati - racconta a VeneziaToday - io ci lavoro da sei anni e non mi sono mai sottratto segnalando tutto alle forze dell'ordine. Ci sono stati furti il 29 luglio e il 2 agosto. Sempre loro. Poi il 3 li ho visti e segnalati alla polizia. Li hanno presi, ma dopo avermi minacciato di morte la sera erano ancora là. In libertà. Ora io vivo nella paura, così come la mia direttrice, che abita di fronte all'albergo". Quei ladri gravitano sempre nella stessa zona e con ogni probabilità torneranno a rubare nell'albergo. Mentre chi ci ha messo la faccia segnalando le loro malefatte si ritrova minacciato di morte e terrorizzato.

Uno scenario piuttosto inquietante: "Ora però la mia situazione personale è insostenibile e ho bisogno di aiuto - continua -  Pochi giorni fa uno di loro è riuscito a farsi aprire la porta da un turista. Dopo aver scassinato i cassetti della reception non trovando nulla si è addormentato nella hall dell'albergo. La mattina seguente alle 6.45 la mia collega l'ha trovato sul divano, e pensando fosse un cliente che si era chiuso fuori dalla camera, l'ha svegliato e così, semplicemente, se ne è andato via. Qualche notte dopo si è ripresentato alle 2 con arnesi da scasso e, aiutato da un complice, è riuscito a forzare la porta d'ingresso e la camera dove sono custodite le chiavi delle stanze. I due sono così entrati in tre alloggi rubando portafogli, cellulari, collane e orologi. Ovviamente abbiamo denunciato tutto".

Ma non è finita. Il giorno seguente il 32enne si imbatte sempre nei due ladruncoli, vicino all'albergo: li segue e nel frattempo chiama la polizia. Le forze dell'ordine ne fermano uno subito, dopodiché dopo poche ore individuano anche il secondo. Ma entrambi nonostante la denuncia sono stati rilasciati e sono tornati esattamente dove si trovavano prima. Da allora sono arrivate le prime minacce all'albergatore: "Ho scattato loro una foto con il telefono - racconta - Così mi hanno detto che 'avrei pagato' per quello che avevo fatto. Ero sicuro del fatto che i due erano stati "presi" ma quando ho finito di lavorare e chiuso l'hotel un mio amico commerciante mi ha detto di aver visto proprio i due fermati dalla polizia in giro per la zona. Così è ricominciato l'incubo e ho paura di incontrarli anch'io". (da VeneziaToday)

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