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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

V-Day, in centomila per Grillo a Genova

E' il terzo Vaffa-day, il primo da quando i grillini sono entrati in parlamento. Grillo: "Dobbiamo andare al governo e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l'Italia negli ultimi vent'anni"

Dopo nove mesi in parlamento oggi i Cinque Stelle "si contano". A Genova il terzo V-Day (Vaffa Day) di Beppe Grillo. Circa centomila persone in piazza della Vittoria. Lontani da quei "trecentomila" di cui si parlava all'interno del movimento. Ma la partecipazione è stata massiccia.

Tanti i temi trattati dall'ex comico: dalle idee per rilanciare l'economia all'impeachment per Napolitano, dal referendum per uscire dall'euro a quello per abolire le regioni, dalla (brutta) fine che secondo Grillo faranno i partiti politici alla svendita delle aziende italiane all'estero.

Ecco i punti salienti del discorso del leader Cinque Stelle:

ORE 15.25 - La conclusione è col botto: "Facciamo un referendum sulle regioni, ci togliamo dai coglioni anche quelle oltre ai comuni. Arriva il MoVimento 5 Stelle, io vi abbraccio e se vedemo! Ciao a tutti”

ORE 15.20 -  “Il futuro della telecomunicazione non c’è più in Italia. Avevamo la Telecom, è stata svenduta da tre magliari di tre banche”. Attacca poi la privatizzazione delle multiservizi a Padova: “La banca si era lamentata, era un prezzo troppo basso, fatti i cazzi tuoi gli hanno risposto. Oggi il sindaco che l’ha venduta ad Hera è ministro” (riferendosi a Zanonato)

ORE 15.10 - Vogliamo un referendum per rimanere dentro o fuori dell’euro, perché siamo stati truffati, quando ci hanno messo dentro ci siamo ritrovati a competere in un mercato schizofrenico. Su 27 paesi dieci sono fuori dall’euro e vanno abbastanza bene. Io voglio che il popolo italiano sia prima informato, voglio un piano b di sopravvivenza. L'Italia deve parlare con i paesi che sono nella nostra stessa situazione, non con la Germania. Ci va un’alleanza tra paesi mediterranei, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia. Se vogliamo l’euro dobbiamo avere il 20% di svalutazione. Proponiamo l'abolizione del pareggio in bilancio. Vedremo noi come sforare e come non sforare".

ORE 15.00 - "Napolitano ha fatto un governo in una notte, si sono messi in tre e han deciso. Noi abbiamo pronto l’impeachment per Napolitano. Se ne deve andare" attacca Grillo.

ORE 14.55 - “Andremo oltre i sindacati, che sono come i partiti. Bisogna fare un piano di dieci anni per l’occupazione. Dobbiamo per forza passare dall’energia fossile a quella rinnovabile, è normale ma è un passaggio di civiltà. Si può fare entro il 2050. Basta! E’ una rivoluzione"

ORE 14.50 - "L’ultima volta che ho visto una piazza così ho detto che era un sogno. Ora non lo siamo più. Scopriamo un mondo diverso che c’è già, fatto di redditi di cittadinanza e di solidarietà. Non è possibile far finta che non esistano otto milioni di poveri”. Ancora: “Sono fiero di essere un populista come voi, siamo populisti arrabbiati. Vent’anni c’ha messo la corte dei conti a dire che sono anticostituzionali i rimborsi elettorali. Sono le stesse cose che dicevo io 4 o 5 anni fa”. “Letta ha detto che avevano risolto i problemi, ma  a luglio si sono divisi la prima tranche. Risolto cosa? Faremo noi il redditometro su di loro, li restituiscano”. La folla urla: “Tutti a casa”, e lui: “Ma il problema è che sono pieni di case!”.

ORE 14.40 : "Siamo entrati nel Palazzo e abbiamo tolto la finta sacralità del parlamento, dando quello spazio ai cittadini" E a chi accusa il Movimento di essere solo degli sfascisti ha risposto: «Non cè più nulla da sfasciare, ci sono solo cadaveri che girano. Avete controllato se c'è sul marciapiede Casini che sta battendo? Non l'hanno visto».

“Tre metri quadri sono vuoti sulla destra, ci faranno un servizio al Tg1″, esordisce. “Siamo in piazza Vittoria e non è un caso. Gli ultimi che hanno parlato in questa piazza è stato Pertini e i socialisti contro il governo Tambroni”. E poi: “Papa Ratzinger ha fatto meno gente qui, ora al suo posto c’è un prete. La sacralità della Chiesa non c’è più, così come noi abbiamo disintegrato la finta sacralità di un parlamento di massoni. Noi stiamo andando Oltre”.

ORE 14.30 - "Sono mesi che parlano di Imu, Ici, Iuc e altro ma ormai si sono persi. Non sanno più neppure loro di cosa parlano. Sono degli zombi. Non non vogliamo più neppure inveire su di loro".

ORE 14.20 - "I politici sono vigliacchi, daremo loro l'estrema unzione" ha detto Grillo a margine del V-Day  "Non faremo mai alleanze con gli altri schieramenti politici".

ORE 14.15 - "I politici devono rendere 2,7 miliardi di finanziamenti pubblici presi".dice Beppe Grillo

UNA LUNGA GIORNATA - Sin dalle prime ore della mattina sono arrivati i bus provenienti da ogni parte d'Italia, sette da Torino, più di 10 quelli da Roma e Milano, 3 da Firenze, in arrivo quelli da Bologna, Bari, Salerno, Modena, Empoli. Tanti i 'pentastellati' arrivati con i treni da Veneto, Campania e Lazio e alcuni attivisti sono collegati in diretta via twitter anche da San Francisco.

In tarda mattinata  Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 Stelle, ha risposto a Sky Tg24 a chi accusa il Movimento di voler solo sfasciare. "Sono tutte menzogne, stiamo parlando di una deformazione della realtà. Il Movimento ha fatto in Parlamento moltissime proposte ed anche a livello comunale e regionale quindi è una forma di difesa ad oltranza da parte di chi vuole porci in una situazione di non governo".

La parola d'ordine del terzo Vaffa-day, il primo da quando i grillini sono entrati in parlamento, è "oltre!". A spiegarne il significato è lo stesso comico genovese dalle pagine del suo blog: "Non abbiamo scelta. Dobbiamo andare oltre. Andare al governo e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l'Italia negli ultimi vent'anni", afferma il fondatore e leader del movimento.

"Noi vogliamo vincere le prossime elezioni, ad iniziare da quelle europee. La prossima volta per impedirci di andare al governo - conclude il comico genovese - dovranno mandare i carri armati".

Tra i primi deputati a commentare la piazza, il parlamentare Alessandro Di Battista: "Avete visto, noi non paghiamo la gente come Forza Italia per i comizi, e riempiamo le piazze".

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