La perizia dopo la strage della discoteca di Corinaldo: "Irregolari le uscite di sicurezza"
Nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo la notte tra il 7 e l'8 dicembre morirono 6 persone
I consulenti incaricati dalla procura di Ancona per verificare le condizioni della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo hanno segnalato irregolarità nelle vie di fuga della struttura dove la notte tra il 7 e l'8 dicembre morirono 6 persone.
Nel dettaglio, a essere contestate, la rampa dell’uscita numero 3, dove si è formata la calca e dove decine di persone sono cadute in un fossato per il cedimento delle ringhiere.
"L'uscita numero 3 presenta difformità dalle norme: altezza e capacità di deflusso insufficienti, pendenza elevata, carenza del corrimano centrale, balaustre laterali inidonee e in pessimo stato conservativo".
Mancano invece le tracce della sostanza urticante che, secondo quanto hanno raccontato coloro che erano presenti nel locale, sarebbe stato spruzzato nell'aria, causando problemi respiratori ai presenti e la fuga verso l'esterno.
Nell'inchiesta, in mano alla procura ordinaria e quella dei minori, ci sono 10 indagati: i 4 proprietari dell'immobile, i 3 soci gestori del locale, un dj, una persona della sicurezza e un 17enne, sospettato di aver usato lo spray ma che si è difeso raccontando agli inquirenti che quella notte non era a Corinaldo.