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Giovedì, 25 Aprile 2024

Don Fabio Gammarota: "Ecco perché ho fatto spostare quelle corone portate dai politici"

Il parroco spiega a 'Repubblica' il perché del suo gesto ai funerali per le vittime di Amatrice: "Se uno vuole fare un omaggio non ha bisogno di mettere un cartello"

"In un funerale come questo il profluvio di corone costa migliaia di euro. Una sola va dagli ottanta ai quattrocento, soldi buttati. Perché chi ha firmato quegli addobbi floreali non ha fatto un assegno di pari valore?". 

Don Fabio Gammarota, parroco di Posta e Cittareale, comuni poco distanti dall'epicentro del sisma, spiega così a Repubblica i motivi che lo hanno spinto a far allontanare le corone delle istituzioni durante in funerali per le vittime di Amatrice. "Queste le portate via, la cerimonia non ha bisogno di sponsorizzazione", le parole pronunciate dal sacerdote secondo Corrado Zunino, inviato del quotidiano romano nei luoghi del sisma. 

Oggi Don Fabio, che in passato ha servito anche ad Amatrice, spiega meglio le ragioni della sua scelta. 

"Toglievano la vista della messa a chi stava dietro, c'erano diversi familiari. E quei fiori non potevano stare in uno spazio liturgico".

Una posizione che sa un po' di polemica contro le istituzioni. E Don Fabio non fa nulla per nascondere la sua rabbia. 

Ecco, veniamo al punto: quelle erano le corone delle istituzioni italiane e romane. Non è che ce l'ha con loro?

"Diciamo, intanto, che se uno vuole fare un omaggio, abbellire una chiesa, non deve poi firmare quell'omaggio, mettere il cartello".

I funerali delle vittime ad Amatrice

Fonte: La Repubblica →
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