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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Drogometro, il test per accertare la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti

Lo chiamano tutti "drogometro", ma in realtà la denominazione corretta è "gascromatografia spettrometria di massa": è il nuovo strumento di cui si è dotata la Polizia Stradale per l’accertamento immediato sul posto della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tante le patenti ritirate negli ultimi giorni

Lo chiamano tutti "drogometro", ma in realtà la denominazione corretta è "gascromatografia spettrometria di massa": è il nuovo strumento di cui si è dotata la Polizia Stradale per l’accertamento immediato sul posto della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In fase di sperimentazione da oltre un anno, è uno strumento di contrasto nella lotta agli incidenti causati dalla guida sotto l’effetto di droghe, il cui accertamento, in precedenza, avveniva solo sottoponendo il conducente a esami ospedalieri o di laboratorio. 

Basta leggere i quotidiani locali per rendersi conto della sua utilità.  Il drogometro viene utilizzato prevalentemente durante il week-end, per contrastare i rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti nella movida notturna, mentre nei giorni feriali, attraverso servizi mirati, per controllare i conducenti professionali di camion e pullman. 

L’obiettivo dichiarato dalla Polizia stradale è che questo nuovo metodo di accertamento possa diventare un deterrente, un altro strumento di prevenzione (così come sta succedendo con la guida in stato d’ebbrezza) per incentivare comportamenti di guida responsabili, soprattutto tra i giovani. 

Il primo esame con il "drogometro" permette di accertare se chi guida ha assunto cinque delle seguenti sostanze: cocaina, oppiacei, cannabinoidi (hashish e marijuana), anfetamine e metanfetamine. Si fa attraverso un campione di saliva. La procedura è semplice. Al conducente che si presenta in apparenti condizioni psico-fisiche alterate viene chiesto di tenere in bocca una cannuccia. Il campione di saliva raccolto viene poi inserito in un lettore in grado di segnalare la presenza della droga incriminata grazie a una reazione antigene-anticorpo. Se il tampone risulta positivo, scatta il ritiro immediato della patente a scopo preventivo. Due ulteriori campioni di saliva vengono poi spediti al laboratorio per ulteriori accertamenti.

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