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Venerdì, 29 Marzo 2024
La requisitoria della pm / Lecce

Eleonora Manta e Daniele De Santis "uccisi per invidia": chiesto l'ergastolo per Antonio De Marco

Udienza cruciale nel processo allo studente di Casarano che la sera del 21 settembre 2020 ha inferto 79 coltellate alla ragazza, 30enne di Seclì, e all'arbitro leccese di 33 anni

La procura di Lecce ha chiesto la condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per un anno per Antonio De Marco, lo studente di scienze infermieristiche reo confesso del duplice omicidio dell'arbitro leccese Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, compiuto nella loro casa di Lecce il 21 settembre del 2020. Il pm, Maria Consolata Moschettini, ha chiesto alla Corte d'assise (presidente Pietro Baffa) di riconoscere il duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà e di ritenere l'imputato capace di intendere e di volere al momento dei fatti. La sentenza si conoscerà in maggio.

"A muovere Antonio Giovanni De Marco è stata l'invidia. Quella rabbia accumulata è stata scatenata sulle due povere vittime con 79 coltellate": è iniziata così la requisitoria della sostituta procuratrice Maria Consolata Moschettini nel processo sull'omicidio della coppia. Nell'abitazione in via Montello, a Lecce, i due ragazzi convivevano da qualche tempo. De Marco aveva vissuto con loro per un periodo e avrebbe pianificato il delitto della coppia messo a punto servendosi in un doppione delle chiavi di cui era in possesso.

"La vita di Eleonora è stata interrotta in maniera tragica e la sua perdita, per la madre non può trovare in alcun modo compensi- ha dichiarato in aula l'avvocato Francesco Spagnolo che assiste la mamma di Eleonora Manta -. Né tantomeno può esservi proporzione tra il dolore e la ricerca di una rivalsa, sia pure processuale, nei confronti di un assassino così crudele quanto lucido. Ma invece la signora Rossana Carpentiere ha voluto essere presente perché voleva mantenere vivo il ricordo della sua unica figlia".

Per l'avvocata Renata Minafra, che rappresenta le due sorelle e il nipotino di Daniele De Santis, i familiari di una vittima di omicidio sono da considerarsi dei "sopravvissuti", riportandosi alle dichiarazioni rilasciate da una delle sue assistite: "Ci sembra di vivere un incubo ma purtroppo non ci svegliamo mai, è un martellamento continuo nel cervello e c'è da impazzire".

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Antonio De Marco, ritenuto responsabile dell'omicidio del giovane arbitro Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta, Lecce, 29 settembre 2020. ANSA/CLAUDIO LONGO

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