rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
L'ennesimo femminicidio / Udine

Elisabetta Molaro, la rappresentante di classe uccisa dal marito che non accettava la separazione

"Era un punto di riferimento per tutti noi". È così che appare, nei racconti di chi la conosceva bene, Elisabetta Molaro, la 40enne, mamma di due bambine, uccisa a coltellate dal marito mentre le figlie dormivano nella stanza accanto

Uccisa alle 2 di notte, a coltellate, mentre nella stanza accanto dormivano le figlie piccole, di 8 e 5 anni. È così che ha perso la vita la 40enne Elisabetta Molaro, in una villetta bifamiliare al civico 5 di via delle Acacie a Codroipo, centro principale del Medio Friuli. Dopo il delitto il marito della donna e unico sospettato, il 44enne Paolo Castellani, ha chiamato il numero unico di emergenza 112 chiedendo aiuto, dandosi poi alla fuga nella direzione di Villa Manin, una villa veneta che sta a qualche chilometro di distanza, sempre nel territorio del comune di Codroipo. La zona dove abitava la coppia è divisa da quella che un tempo fu residenza dei dogi veneziani da una serie di campi.

Le ricerche

Una volta sul posto i militari dell’Arma hanno rinvenuto il corpo della donna, ferita in maniera letale da numerose coltellate. Le due bimbe, fortunatamente, non si sono accorte di nulla. I soccorritori sanitari, anche loro arrivati sul posto, le hanno svegliate e le hanno date in affido ai nonni. A quel punto i carabinieri hanno avviato le ricerche per rintracciare Castellani, che è stato intercettato – nei pressi di Villa Manin – qualche ora più tardi, mentre vagava a piedi, bagnato come se si fosse immerso da qualche parte. Addosso portava ancora gli abiti sporchi di sangue. I carabinieri lo hanno portato prima in ospedale per una visita, considerando lo stato confusionale in cui si trovava, e successivamente nella caserma del comando provinciale dell’Arma, in viale Trieste a Udine, dove si trova in stato di fermo di indiziato di delitto.

L’arma

Per compiere il femminicidio è stato usato un coltello. L'arma è stata ritrovata dai carabinieri e posta sotto sequestro, così come è avvenuto anche per l'abitazione dove è avvenuto il delitto. Il coltello è stato recuperato vicino a un corso d'acqua, il torrente Corno, in via Molini, lungo la direttrice che Castellani ha utilizzato per allontanarsi dall’abitazione di famiglia.

codroipo-2

La crisi

Paolo ed Elisabetta stavano affrontando la separazione e pare che l'uomo non riuscisse ad accettare l’epilogo della loro storia di coppia. L'uomo non ha ancora fornito agli inquirenti – coordinati dalla sostituto procuratore di Udine, Claudia Finocchiaro - la sua versione di quanto accaduto.

Chi era Elisabetta

"Faceva la rappresentante di classe, fin dal primo anno della scuola dell’infanzia, era un punto di riferimento per tutti noi". È così che appare, nei racconti di chi la conosceva bene, Elisabetta Molaro. "Era una persona molto disponibile e intelligente – ci raccontano –, parecchio in gamba. Mamma di due bambine meravigliose". Elisabetta, che lavorava nel settore delle assicurazioni, oltre che la stima dei genitori dei compagni di scuola di una delle sue bambine era molto apprezzata anche dagli insegnanti. "Anche le maestre – ci spiegano – la tenevano in grande considerazione". "Dal suo modo di porsi nei confronti del prossimo – ci raccontano ancora – non traspariva nulla di tutto ciò che può aver portato a questo incubo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elisabetta Molaro, la rappresentante di classe uccisa dal marito che non accettava la separazione

Today è in caricamento