Il giallo Emanuela Orlandi senza colpevoli: chiesta l'archiviazione
A 32 anni dalla scomparsa della giovane la procura di Roma ha chiesto l'archiviazione del processo: non sono emersi elementi per chiedere il rinvio a giudizio di nessun indagato
Sembra proprio che il giallo di Emanuela Orlandi rimarrà tale: a 32 anni dalla scomparsa della giovane cittadina vaticana, avvenuta il 22 giugno del 1983, la procura di Roma chiede l'archiviazione delle indagini. Il procedimento dei magistrati capitolini riguarda anche Mirella Gregori, la ragazzina 15enne di cui si erano perse le tracce in circostanze molto simili il 7 maggio 1983, ovvero 45 giorni prima della Orlandi.
Nel fascicolo erano chiamati in causa diversi indagati, tra cui Sergio Virtù, detto 'il macellaio' e da molti ritenuto vicino all'esponente della Banda della Magliana Enrico 'Renatino' De Pedis. In una nota il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, spiega che le indagini sono state "estremamente complesse e approfondite" e che si sono protratte "per moltissimi anni dopo una prima fase definita con sentenza di proscioglimento" e risalente al dicembre del 1997:
All'esito delle indagini che hanno approfondito tutte le ipotesi investigative man mano protrattesi (sulla base delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di numerosi testimoni, delle risultanze di inchieste giornalistiche e anche di spunti offerti da scritti anonimi e fonti fiduciarie) non sono emersi elementi idonei a richiedere il rinvio a giudizio di alcuni degli indagati.
La richiesta di archiviazione del fascicolo su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è stata firmata da due pubblici ministeri, Ilaria Calò e Simona Maisto. I legali di alcuni degli indagati si sono detti sorpresi della decisione assunta dagli inquirenti.