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Martedì, 23 Aprile 2024
L'omicidio di Bardolino / Verona

Omicidio Chiara Ugolini, il presunto assassino si suicida in cella

La scoperta questa mattina nel carcere di Verona. Proprio oggi era previsto l’interrogatorio di Emanuele Impellizzeri, accusato di aver ucciso la giovane di Bardolino lo scorso 5 settembre

Si è tolto la vita in carcere a Verona Emanuele Impellizzeri, accusato dell'omicidio di Chiara Ugolini avvenuto a Bardolino lo scorso 5 settembre. A riferirlo è il segretario nazionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio e la notizia è stata confermata anche dall'avvocato d'ufficio dell'uomo, Mattia Guidato. Proprio oggi era previsto l'interrogatorio per Impellizzeri. La scoperta del suicidio risale alle 5.30 di questa mattina.

Omicidio Chiara Ugolini, Emanuele Impellizzeri suicida in carcere

Emanuele Impellizzeri, 38enne originario di Catania, era stato fermato lo scorso 6 settembre mentre fuggiva in moto lungo l'autostrada del sole nei pressi di Firenze, dopo la scoperta del cadavere di Chiara Ugolini nell'appartamento che la ragazza condivideva con il compagno a Calmasimo di Bardolino (Verona). Davanti ai magistrati si era avvalso della facoltà di non rispondere.

Negli ultimi giorni l'uomo era stato trasferito dal carcere fiorentino di Sollicciano a quello veronese di Montorio, dove stamattina è stato trovato impiccato nella cella. Era accusato di aver commesso il delitto con le aggravanti di aver agito con crudeltà e per motivi abietti.

Le indagini sulla morte di Chiara Ugolini

Giallo fitto ancora sul movente dell'omicidio della giovane, vicina di casa di Impellizzeri, dal delitto a sfondo sessuale alla lite per questioni condominiali.

L'autopsia sul corpo di Chiara Ugolini non ha permesso di determinare la causa del decesso. Durante l'esame autoptico eseguito nell'istituto di medicina legale di Verona, e durato circa quattro ore, sono emersi diversi traumi interni che hanno permesso di ricostruire almeno una parte del delitto. Tra la giovane e il suo assassino c'è stata una colluttazione violenta e probabilmente prolungata. Il corpo presentava numerosi traumi interni, in particolare alla nuca, al torace, e all'addome, ma nessuna di queste lesioni da sola spiega la ragione della morte. Un ruolo importante, anche questo da approfondire, potrebbe aver avuto inoltre la candeggina che Chiara è stata costretta ad ingerire, mentre l’assassino le schiacciava un strofinaccio imbevuto della sostanza sulla bocca, per non farla urlare e non è escluso che le abbia versato a forza il liquido caustico nella bocca. 

Lo scorso 17 settembre il giudice per le indagini preliminare di Verona Marzio Bruno Guidorizzi aveva confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Impellizzeri.

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