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Giovedì, 28 Marzo 2024
Rifiuti emergenza Capitale

La "Grande monnezza": "Non c'è più posto per i rifiuti di Roma"

Il sindaco Marino lancia l'allarme: "Tra qualche giorno non saprò più come e dove smaltire i rifiuti di Roma". Cerroni in cella, impianti a singhiozzo e diffide all'Ama: ecco lo "scacco matto perfetto" che blocca la capitale

ROMA - E fu così che la "Grande bellezza" divenne la "grande bruttezza". Tra rifiuti nelle strade, faldoni in tribunale e intrecci nei palazzi, a Roma è allarme rifiuti. A lanciare la richiesta d'aiuto è stato direttamente il sindaco, Ignazio Marino, dopo un incontro con il procuratore capo della capitale, Giuseppe Pignatone. 

"Tra qualche giorno non saprò più come e dove smaltire i rifiuti di Roma". Poche parole, quelle del primo cittadino, ma mai così chiare e "catastrofiche". "Siamo in una situazione di stallo totale. Ho esternato le mie preoccupazioni al procuratore affinché mi venga indicata una strada da percorrere per uscire da questo scacco matto perfetto".

Il riferimento è al blocco dell'utilizzo degli impianti di trattamento meccanico biologico di Malagrotta, gestiti da aziende di Manlio Cerroni - arrestato lo scorso nove gennaio nell'ambito dell'inchiesta sul sistema dei rifiuti nel Lazio. L'Ama, dopo l'intervento della procura, ha interrotto i pagamenti pur continuando ad utilizzare gli impianti grazie a un'ordinanza del sindaco. Di risposta Cerroni ha diffidato l'Ama, "invitando" l'azienda a riprendere i pagamenti. Pena, lo stop definitivo agli impianti. 

Un circuito vizioso tra procura, malagestione decennale e aziende, che ha portato Roma a un punto di non ritorno. "E' stato permesso a un solo soggetto di gestire per circa 50 anni lo smaltimento dei rifiuti della città, e ora che è stato arrestato e che alle amministrazioni pubbliche non è consentito avere rapporti con le sue aziende, come si fa?" ha chiesto Marino. "Il prefetto ha bloccato tutto e il ministro non vuole nominare un commissario. Non riesco a trovare una soluzione ma magari il Governo e il prefetto ce l'hanno. Nel caso me la indichino". Roma aspetta. 

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