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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le indagini / Piacenza

Enrico ucciso per gioco con un colpo di pistola, indagati il fratello e un amico

Enrico Aliaj è morto ad appena 20 anni. Sull'arma, clandestina, si stanno concentrando le attenzioni dei carabinieri

Un gioco finito in tragedia, la leggerezza di tre ragazzi che si sono ritrovati col maneggiare una pistola carica. Sembra essere questo il contesto in cui è morto, il 2 giugno scorso a Pontedellolio (Piacenza)  il 20enne Enrico Aliaj. Per la sua morte sono indagati il fratello Elham (18 anni) e un loro amico, di 17 anni. I tre erano insieme quel tragico pomeriggio quando Enrico è stato raggiunto da un proiettile alla testa.

Come riporta IlPiacenza, la morte di Enrico ha ancora dei punti oscuri. Sappiamo che il pomeriggio del 2 giugno i suoi vicini di casa sentono delle voci e uno sparo. Allarmati, chiamano i soccorsi. Quando i soccorritori arrivano nell'appartamento di via Rossi, Enrico è in condizioni disperate e muore poco dopo. I carabinieri avviano le indagini.

Alla vittima e ai due ragazzi che erano con lui - il fratello e un amico minorenne - viene effettuato lo stub: si tratta dell'esame che serve per accertare o escludere eventuali tracce di residui di sparo sulle mani. Scattano anche gli accertamenti sulla pistola, clandestina e non quindi regolarmente denunciata. Come è arrivata in quell’abitazione? Chi l'ha data ai tre ragazzi? 

Il risultato dello stub, insieme agli esiti dell'autopsia e della perizia balistica, saranno determinanti nel confermare o meno la versione fornita dai due amici: di un pericoloso gioco finito in tragedia con Enrico che si sarebbe sparato da solo per errore.

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