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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'agguato / Napoli

Il 25enne freddato in auto e la pista dello scontro tra clan per lo spaccio di droga

Enrico Marmore è stato raggiunto da otto colpi di arma da fuoco mentre tornava a casa dalla sua bimba. Un'esecuzione in piena regola. Analizzate le immagini delle telecamere della zona

Potrebbe esserci lo scontro tra fazioni per il controllo dello spaccio di droga dietro l'omicidio, avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Napoli, del 25enne Enrico Marmoreo. Il giovane è stato freddato a pochi metri dalla curva b dello stadio Maradona con otto colpi di arma da fuoco. 

L'agguato

Marmoreo era nella sua automobile quando i killer si sono avvicinati e hanno aperto il fuoco. La zona era affollata e in tanti si sono precipitati sul luogo del delitto. Terribile l'immagine davanti ai loro occhi: il ragazzo era riverso sul sedile, coperto di sangue e ormai senza speranze. Il 25enne, originario di Pianura, stava tornando a casa dalla figlioletta di pochi anni.

Caccia ai killer

Gli investigatori sono al lavoro per controllare i filmati di videosorveglianza della zona. La pista più acccreditata è quella dello scontro tra fazioni rivali per il controllo delle piazze di spaccio tra Pianura, Soccavo, rione Traiano e Fuorigrotta. Marmoreo era già stato arrestato nel 2015 perché trovato in possesso di tre chili di droga.

"E' emergenza"

Sull'omicidio è intervenuto anche il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra: "Che si muoia la notte di Pasqua per questioni di spaccio di droga - dice - è di una tristezza immensa, infinita. Immagino la famiglia della vittima essere straziata, ma è tutto l'anno, tutti i 365 giorni, che chi entra in un certo mondo rischia. E questo lo sanno anche i familiari, le compagne, gli amici, che vivono le notti ed i giorni in continua apprensione. Ma essere ammazzati e finire la propria esistenza in un giorno che celebra non la morte, ma la resurrezione, è ancora più triste. C'è un'emergenza vergognosa che si chiama tossicodipendenza, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, e le persone ci muoiono, ma noi, spesso, non ce ne accorgiamo. Eppure, anche se a morire sono soggetti coinvolti nel traffico, la questione deve interessare tutti noi. Enrico Marmoreo, 25 anni, già noto alle forze dell'ordine. Sull'omicidio indaga la Dda di Napoli perchè l'agguato è da inquadrare nella faida scoppiata già da un anno e che ha provocato quattro morti coinvolgendo i Bianco-Baratto contro i Iadonosi che a loro volta tirano in ballo gli interessi dei clan del Rione Traiano e di Secondigliano".

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