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Giovedì, 28 Marzo 2024
La tragedia / Firenze

È morto Enzo Galli: si era ammalato di Covid con la moglie nel viaggio in India per adottare la figlia

Dal suo ritorno a maggio insieme alla famiglia, dopo essere rimasti bloccati tutti e tre nei giorni della grave emergenza sanitaria, Galli era stato ricoverato in ospedale dal quale non è più uscito

È morto Enzo Galli, l'uomo che alla fine di aprile era rimasto bloccato per una decina di giorni insieme alla moglie in India dove si era recato per adottare una bambina nel periodo della grave crisi sanitaria nel Paese dovuta al diffondersi della variante delta del coronavirus. Galli, la moglie Simonetta Filippini e la piccola Mariam Gemma erano rientrati in Italia l'8 maggio con un volo di bio-contenimento pagato in parte grazie a una raccolta fondi. Tutti e tre erano stati subito ricoverati in ospedale, ma mentre Filippini e la figlia erano stati dimessi poco dopo dopo, Galli era rimasto ricoverato fino ad ora. L'uomo era entrato in terapia sub-intensiva e da allora le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Per tre mesi e mezzo Galli è stato attaccato all'ossigeno, con complicazioni continue ai polmoni e al cuore. Ai primi di agosto aveva subito uno shock settico ed era entrato in dialisi per il malfunzionamento di un rene. La terapia antibiotica sembrava aver dato speranze, ma negli ultimi giorni il quadro clinico si è imporovvisamente aggravato, fino al decesso. 

Commozione a Campi Bisenzio (Firenze), dove la coppia risiedeva. "Si tratta di una tragedia enorme per la morte ma per tutto quello che è a monte", ha detto il sindaco Emiliano Fossi. "Una trasferta all'estero che doveva essere di grande felicità - ha aggiunto il sindaco - perché la famiglia ha coronato il sogno della vita con l'adozione della loro bimba, è diventato una tragedia". 

Enzo Galli e la moglie bloccati per giorni in India con la figlia

Galli e sua moglie partirono per l'India a metà aprile per andare a prendere Mariam, la bambina di due anni per cui avevano completato le procedure per l’adozione internazionale. Al momento di imbarcarsi per tornare in Italia, Simonetta Filippini era risultata positiva al coronavirus e portata prima in un ospedale e poi in Covid hotel a New Delhi. Il loro caso era stato sollevato dal quotidiano La Nazione e Galli aveva chiesto aiuto all'ambasciata e al governo per lasciare il Paese. Il 7 maggio, grazie a un volo apposito messo a disposizione dalla compagnia aerea Volitalia, tutti e e tre erano potuti tornare in Italia. Alla raccolta fondi che aveva contribuito a pagare le spese del ritorno avevano partercipato amici, parenti e benefattori. 

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