Sparò ai ladri: condannato a cinque anni, dovrà anche risarcirli

VICENZA - Quasi dieci anni fa, Ermes Mattielli sparò a due nomadi dopo averli sorpresi a rubare dei cavi di rame. Oggi l'ex robivecchi di Scalini di Arsiero è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per tentato duplice omicidio volontario. Mattielli inoltre dovrà risarcire i due ladri (già condannati) con 135mila euro. 

Come ricostruisce Il Corriere del Veneto, la sera del 13 giugno 2006 Mattielli si precipitò nel deposito vicino da cui era scattato l'allarme. Sorpresi i due ladri, che avevano in mano delle spranghe, l'uomo ha fatto fuoco con la pistola calibro 9 che aveva portato da casa, sparando a distanza ravvicinata quattordici colpi. "Ero disperato: avevo già subito numerosi furto. Quando me li sono visti venire contro ho avuto paura e ho premuto il grilletto", aveva raccontato Mattielli. 

La condanna è arrivata al termine di un lungo percorso gidiziario. Sei anni dopo i fatti di quella sera, Mattielli era stato condannato per lesioni colpose a un anno di carcere, pena sospesa, condizionata al pagamento di una provvisionale di 120mila euro ai due ladri. La sentenza era stata poi annullata dalla Corte d'Apello di Venezia: Mattielli avrebbe sparato nel tentativo di uccidere e quei colpi non sarebbero stati quindi un errore di valutazione nell'esercizio della legittima difesa. Ora, la nuova condanna. 

"Forse sparerei un´altra volta, L´ho fatto perchè era 20 anni che subivo furti - aveva dichiarato Mattielli all'inizio del processo in appello - Mi avevano portato via anche il pane dalla cassettina. Dopo questa vicenda ho chiuso l´attività, e oggi vivo di espedienti e lavoretti, visto che non ho ancora maturato la pensione. Quella era casa mia, e sono venuti a rubare. Ho sparato perchè ero esasperato, ma non volevo uccidere nessuno". (da VicenzaToday)