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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

Allarme droga: triplicato l'uso di eroina tra i giovani

Tra i 15 e i 19 anni la cannabis è ancora la sostanza più consumata, ma cresce l'uso di cocaina ed eroina. Ecco i dati di "Consumi d'azzardo: alchimie, normalità e fragilità"

ROMA - Torna pericolosamente di moda l'eroina tra i giovani italiani: i "frequent users", quelli cioè che 'la prendono' dieci o più volte in un mese, sono 16mila, più che triplicati dal 2002 al 2013. Tra i 15enni e i 19enni la cannabis continua ad essere la sostanza illegale più utilizzata (in più di 75mila la consumano quasi quotidianamente), seguita da cocaina (circa 20mila, lo 0,8% degli studenti campione, sono "frequent users") e droghe sintetiche.

Anche l'uso di alcol è molto diffuso, anche se i nostri studenti "bevono meglio" dei coetanei europei, sia per minori quantità di alcol puro ingerite, sia per una meno diffusa tendenza al binge drinking e alle ubriacature. Sono alcuni tra i dati riferiti all'anno 2013 (già anticipati lo scoro marzo) contenuti nel volume "Consumi d'azzardo: alchimie, normalità e fragilità", a cura di Sabrina Molinaro, Roberta Potente e Arianna Cutilli della sezione di Epidemiologia e Ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa, che illustra i principali risultati dello studio Espad Italia 2013. Il libro sarà presentato lunedì prossimo, in collaborazione con l'Asl Milano2, all'Istituto tecnico statale Argentia di Gorgorzola (Milano), al convegno "I comportamenti a rischio negli adolescenti: realtà, bisogni ed intervento territoriale".

"Tre studenti su quattro hanno fatto almeno una volta nella vita uso di droghe o abuso di alcol, psicofarmaci o gioco d'azzardo - spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell'Ifc-Cnr e curatrice del rapporto - fra questi il 17% ha già un comportamento a rischio di dipendenza: una quota in crescita. Ma a destare preoccupazione non è solo l'incremento, bensì anche la tendenza a improvvisarsi 'alchimisti', mescolando sostanze e principi psicoattivi con effetti sconosciuti, stimolanti, allucinogeni, smart drugs, cannabis, eroina, cocaina". Una buona parte degli studenti utilizza prevalentemente cannabis, ma i poli-utilizzatori sono sempre di più: "Dei quasi 600 mila studenti italiani che nel 2013 hanno utilizzato sostanze psicoattive illegali, pari a un quarto di tutti gli studenti, l'83% ne ha usata una sola: nel corso dello scorso anno quindi - prosegue Molinaro - i cosiddetti poli-consumatori sono stati circa 100mila, pari al 4,3% dell'intera popolazione studentesca. E un terzo di questi ne fa un uso consistente, moltiplicando i rischi associati all'assunzione".

Secondo la ricerca dell'Ifc-Cnr di Pisa la cannabis resta la sostanza illegale più utilizzata dagli studenti: sono 580mila quelli che nel 2013 l'hanno assunta almeno una volta, fra questi più di 75mila la consumano quasi quotidianamente mentre oltre il 60% ne ha fatto uso meno di 10 volte durante l'anno. Per la cocaina, si registra un incremento dei consumi nell'Italia centrale e meridionale, mentre al nord sono stabili dal 2005. Fra i 65mila studenti che l'hanno utilizzata nell'anno, sono circa 20mila i "frequent users", tra i quali però si registra un progressivo aumento dallo 0,3% negli anni 2000-2006 allo 0,8% dell'ultima rilevazione. A farne maggior uso sono i ragazzi, anche se le ragazze mostrano una precoce curiosità per questa sostanza, tanto che un terzo di chi l'ha provata tra le femmine aveva tra i 14-15enni, contro il 20% dei maschi. L'eroina, pur restando una delle sostanze meno utilizzate fra i giovanissimi, sembra tornata in auge: nel 2013 ne hanno fatto uso 28mila studenti, l'1,2%, e 16mila sono "frequent users". È tra questi ultimi che si evidenzia un aumento negli anni: da 0,2% del 2002 a 0,7 del 2013.

Nel 2013, infine, oltre 65mila studenti (2,8%) hanno fatto uso di stimolanti e 60mila (2,5%) di allucinogeni. Quasi 20mila (0,8%) più di 10 volte al mese, con un andamento in costante crescita, specialmente per gli stimolanti, da 0,1% del 2004 a 0,8%. La facilità di reperimento on-line caratterizza le principali novità di uso tra i ragazzi: 27mila (1,2%) studenti hanno fatto uso nel corso del 2013 di smart drugs, le droghe 'furbe', così chiamate proprio perché commercializzate come prodotti naturali, al confine tra legalità ed illegalità pur avendo effetti simili alle sostanze psicoattive illecite. Inversione di tendenza per il gioco d'azzardo, ancora diffuso tra i minorenni nonostante i divieti. Nel 2013, oltre un milione di 15-19enni (44%) ha giocato somme di denaro e tra questi 152mila lo hanno fatto almeno 20 volte nell'anno. Anche qui l'on-line facilita le cose: il 9% degli studenti ha puntato tramite computer (67%) o smartphone (24%). "Dopo un andamento di crescita fino al 2008, negli ultimi 5 anni si è registrato un calo di interesse, segno che campagne informative e interventi di prevenzione hanno sortito i loro effetti - conclude la ricercatrice Ifc-Cnr - a conferma della necessità di politiche di educazione e sensibilizzazione, capaci di parlare ai giovani delle sempre nuove tendenze, dando loro consapevolezza dei rischi ad esse connessi".

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