rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Catania

Esplosione a Catania, indagato il caposquadra dei vigili del fuoco

Atto dovuto della Procura per compiere atti irripetibili che confluiranno nell’inchiesta. Le ipotesi di reato sono disastro e omicidio colposo plurimo

E' indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo Marcello Tavormina, 38 anni, capo della squadra dei vigili del fuoco coinvolti ieri sera nell’esplosione di una palazzina di via Garibaldi a Catania, in cui sono morti due suoi colleghi e un quarto è ricoverato con lui nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi. Per la Procura è un’iniziativa dovuta prima di compiere atti irripetibili che confluiranno nell’inchiesta, scrive CataniaToday.

La dinamica dell'incidente è ancora da chiarire con esattezza.

La squadra era intervenuta dopo una segnalazione da parte di una persona presente sul posto di una fuga di gas nel centro storico cittadino, in via Garibaldi, in un locale adibito alla riparazione di biciclette. Nella deflagrazione hanno perso vita i vigili del fuoco Dario Ambiamonte di 40 anni e Giorgio Grammatico di 36, oltre al titolare dell'attività Giuseppe Longo, 75enne. Feriti il caposquadra Marcello Tavormina e il vigile Giuseppe Cannavò, ricoverati all'ospedale Garibaldi di Catania. Intanto è stato sentito dalla squadra mobile uno dei vicini di casa di Longo, il 75enne morto carbonizzato. La sua testimonianza, verbalizzata dalla polizia, avrebbe fatto scattare, come iniziativa dovuta prima di compiere atti irripetibili, l'iscrizione nel registro degli indagati del caposquadra.

"Lavoriamo in condizioni infami": la rabbia dei Vigili del fuoco

Catania, esplosione investe vigili del fuoco | Ansa

"Rispetto per i Vigili del fuoco"

"Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno - si legge in una nota del coordinamento nazionale vigili del fuoco unione sindacale di base -. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare. Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte. Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio di gas con la sigaretta accesa. Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre 'eroi', chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di 'professionisti' dell’informazione che così fanno solo disinformazione. Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esplosione a Catania, indagato il caposquadra dei vigili del fuoco

Today è in caricamento