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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Brasile

Bloccata temporaneamente l'estradizione di Cesare Battisti: "Non devo chiedere scusa"

"Mi sento brasiliano, in Italia ci sono solo odio e risentimento", dice lui

Stop temporaneo all'estradizione di Cesare Battisti. Il giudice Luiz Fux del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano, ha concesso a Battisti una misura cautelare per la quale l'ex membro del Proletari Armati per il Comunismo non potrà essere estradato dal Paese finché la stessa Alta Corte non avrà emesso un parere sulla richiesta di Habeas corpus presentata dai suoi avvocati.

Il Supremo Tribunale Federale si riunirà per esaminare il caso il prossimo 24 ottobre. Cinque magistrati del Stf si riuniranno per decidere sulla richiesta di habeas corpus presentata nel settembre scorso dagli avvocati di Battisti, nella quale sostenevano che il governo di Michel Temer aveva accordato in segreto con quello italiano la sua estradizione. L'ennesimo colpo di scena che arriva nel giorno in cui il ministro della Giustizia brasiliano Torquato Jardim, aveva accusato Battisti di aver "rotto il rapporto di fiducia" con il Paese sudamericano, dove l'ex membro dei Pac risiede dal 2010 grazie all'asilo politico concesso dall'ex presidente operaio, Luiz Inacio Lula da Silva.

Chi è Cesare Battisti, in fuga dall'Italia dal 1981

Un decreto, quello firmato da Lula, che venne approvato nel 2011 dalla Tribunale Supremo del quale anche allora faceva parte Lux, che si schierò a favore.

"Tutte le morti sono deplorevoli, ma non c'è motivo che io chieda scusa per qualcosa che hanno commesso altri", ha detto Cesare Battisti, condannato all'ergastolo per quattro omicidi, rispondendo alla domanda se intenda mandare un messaggio alle famiglie delle vittime che la giustizia gli imputa. All'agenzia Ansa il terrorista afferma di sentirsi "brasiliano" più che italiano, anche perché in Italia contro di lui ci sono solo "odio e risentimento".

Cesare Battisti, professione fuggitivo


 

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