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Sabato, 20 Aprile 2024
Sanità

"Eterologa gratis per donne in età fertile": il sì delle Regioni

La conferenza delle Regioni approva il documento sul "come" applicare la cura. Da adesso negli ospedali non dovrebbero più esserci problemi: trattamento gratuito o ticket per le donne in età fertile

La conferenza delle Regioni ha approvato all'unanimità il documento con le linee guida sulla fecondazione eterologa. Si colma così il vuoto legislativo per l'applicazione della terapia nelle varie strutture ospedaliere, gestite dalle aziende sanitarie locali.

D'accordo anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che Sergio Chiamparino, presidente della conferenza, ha incontrato prima dell'assemblea:

Ha condiviso le linee guida delle Regioni ed è del tutto d'accordo con noi a inserire la fecondazione eterologa nei Lea e a regolamentarla con un ticket che andrà definito sulla base dei costi. Ma per farlo serve una legge del Parlamento


Poco prima si era arrivati anche all'accordo tra tecnici e funzionari regionali sulla nuova normativa dell'eterologa, necessarie dopo la sentenza della Consulta sull'incostituzionalità della legge. Dal 9 aprile è quindi possibile ricorrere a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi in casi di infertilità assoluta, ma mancava la normativa sul "come" farlo effettivamente.

Adesso con le linee guida, l'eterologa entra a tutti gli effetti nel sistema sanitario nazionale e verrà regolamentata: sarà gratuita o con ticket ma solo per le donne 'riceventi' con un massimo di 43 anni di età, periodo potenzialmente fertile. Inoltre i bimbi che nasceranno con questa procedura potranno chiedere di conoscere l'identità del padre o della madre biologici una volta compiuti i 25 anni. Il donatore verrà ricontattato e sarà libero di rivelare o meno  la propria identità. La palla passa al Parlamento che dovrà occuparsi dell'approvazione di una legge che segua quanto approvato dalla conferenza delle Regioni.

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